venerdì 22 dicembre 2017

Viaggiare: posti particolari e sovrastimati

Appunti per valutare un viaggio piacevole, anzi proprio di piacere con qualche riferimento storico per ammantarlo di zucchero culturale che non fa male. Qualcuno ha detto quello che per il popolo è porno per gli snob è erotico. La differenza è proprio questa, documentazione e storia.

Partendo dalla storia dell’antica Roma, si ricorda che la Suburra, in latino Subura, era la zona dell’Urbe che corrisponde all’attuale Quartiere Monti, a ridosso dei Fori Imperiali, non lontano dalla stazione Termini (che non è la parte migliore di roma nemmeno ora) e dal Quirinale. Un quartiere poco raccomandabile. Strade strette, sporche e rumorose, malfamato e il più pericoloso: qui si trovavano le bettole più orrende rifugio di prostitute, ladri e ogni genere di fuorilegge. Dopo il tramonto, camminare tra le sue strade era una sfida al destino, i delitti erano all’ordine del giorno e chi era costretto ad attraversare il quartiere lo faceva scortato da schiavi armati e muniti di fiaccole.
I ricchi romani al potere si erano limitati a far erigere un muro attorno al quartiere, ottenendo l’effetto di accentuare il dislivello tra Roma e Suburra, ma chi voleva divertirsi con incontri particolari, sfacciatemente erotici, la visitava in incognito con una certa frequenza.
Francia: Pigalle era il quartiere di Parigi dell’erotismo e della dissolutezza per eccellenza. Addio a Pigalle, benvenuti a SoPi, ovvero South Pigalle, il perimetro del nono arrondissement tra il boulevard Clichy, un tempo via del peccato, e la Butte Montmartre, che non è più la collina bohème degli artisti, e nemmeno quel crocevia tra sesso e criminalità. Ci sono sempre le carovane di turisti che scendono dai pullman davanti al Moulin Rouge ma di rosso è rimasto ben poco. Nonostante il nome sporcaccione, il Dirty Dick è un locale di tendenza per sorseggiare cocktail hawaiani. A Le Scandal, dove una volta le squillo allietavano le serate di inconsolabili clienti, si viene per ballare e di scandaloso è concesso fumare.
Olanda: Quartiere a Luci Rosse Amsterdam, meno violento e pericoloso dei precedenti, totalmente liberale e tollerante. Il Red Light District (o ‘Rossebuurt’ come viene chiamato dalla gente locale) non lascia certo spazio all’immaginazione; il nome prende origine dalle luci al neon delle vetrine dove le prostitute posano in attesa dei clienti.
Vietato scattare fotografie alle ragazze in vetrina e al quartiere! Non fatelo o potreste ritrovarvi nei guai e con il rullino sequestrato. Attenzione ai borseggiatori e ai malintenzionati. Questa è un’area sempre molto affollata.

Germania: Amburgo offre un famoso quartiere a luci rosse chiamato Reeperbahn e situato nei pressi del porto in una zona chiamata Sankt Pauli. La parola “Reeperbahn” significa “Via della Corda”, in riferimento alle persone che qui hanno fabbricato per tanti secoli le cime delle navi.
La zona consiste in una striscia di strada di poco più di un chilometro in cui sono presenti numerosissimi bar. I frequentatori sono probabilmente alla ricerca di sesso mercenario ed attorno a questa industria ci sono evidentemente le attività collaterali.

E per concludere tanti auguri a tutti






martedì 19 dicembre 2017

Femminili e maschili contro epiceni

Omaggiamo tutti con considerazioni pseudo linguistiche a sfondo palesemente sessuale, o di genere, e lo facciamo per scandalizzare, per implementare quella cultura della diversità senza prendere le parti di alcuna parte in causa e senza il pregiudizio che di solito accompagna questi discorsi.

E' un approfondimento socio grammaticale sul quale ognuno non ha affatto la libertà di espressione, perchè andrebbe contro l'intera lingua italiana istituzionale. La saldezza grammaticale è tutto ciò che ci rimane (forse) e la vogliamo difendere.


I cosiddetti nomi di genere comune (o epiceni) hanno un’unica forma per il maschile e il femminile; il genere dunque è ricostruibile solo dall’eventuale presenza dell’articolo o di un aggettivo:
un insegnante / un’insegnante, il giornalista / la giornalista, il giudice / la giudice e faccio notare che finiscono per A ed E.


Invece il FEMMINILE DEI NOMI DI PROFESSIONE si forma attraverso la desinenza -a, come avviene comunemente per i sostantivi:

il maestro; la maestra
il cuoco; la cuoca
il sarto; la sarta
l’infermiere; l’infermiera

EPICENI (ancora) Altri nomi di professione che appartengono alla categoria dei nomi di genere comune, si utilizza il nome maschile di professione invariato
il cantante; la cantante
il regista; la regista
il farmacista; la farmacista

E poi arriva il bello: Altri nomi, invece, formano il femminile aggiungendo il suffisso -essa al nome maschile
dottore; dottoressa
presidente; presidentessa (la presidente come epiceno)
vigile; vigilessa
Il suffisso -essa, in particolare, è quello che più di tutti può assumere tali connotazioni e che nella linguacomune, è il meno utilizzato nella formazione del femminile:
filosofessa, meglio filosofa
generalessa, meglio la generale
giudicessa, meglio la giudice
avvocatessa, meglio avvocata;

Perchè sono  usati come ironici o addirittura dispregiativi: esempio È una avvocatessa da quattro soldi

La maggior parte dei nomi che al maschile singolare terminano in -tore formano il plurale in -trice
pittore; pittrice
scrittore; scrittrice
senatore; senatrice

In alcuni casi, si può aggiungere al maschile il determinante donna
la donna poliziotto (anche, più comune, poliziotta)
la donna magistrato (anche, meno comune, magistrata).

Storia del femminile e problemi irrisolti
Negli ultimi decenni, il mutare delle condizioni sociali femminili, che ha portato all’affermazione delle donne in molte professioni e cariche che prima erano loro precluse, ha avuto ripercussioni sui nomi delle professioni. Basti pensare ai nomi legati all’esercito e alle forze dell’ordine, istituzioni alle quali le donne hanno avuto accesso solo in tempi relativamente recenti: non è ben chiaro quale sia il femminile corretto e politicamente corretto di soldato, di generale, colonello, maresciallo, tenente, sergente. Poi ci sono anche hackers, calciatori, arbitri e via dicendo, però non abbiamo dubbi sui guardialinee. 
In questi e molti altri casi le soluzioni sono ancora aperte e nella scelta si scontrano sensibilità diverse, al punto che non è facile prevedere quale sarà la versione che prevarrà nell’uso. Basti pensare a come molte soluzioni proposte molti anni addietro dai gruppi femministi appaiano oggi più anacronistiche rispetto alla tradizione (come dottora e professora al posto di dottoressa
e professoressa).  




venerdì 15 dicembre 2017

Tradizioni nel mondo

Anche queste sono tradizioni, non proprio come mangiare lenticchie il primo dell'anno, ma chi siamo noi per discutere cosa è consueto o normale e cosa invece non lo sia. Siamo a rischio di fake, ma le fonti sono diverse, anche se è vero che tutti si possono citare e copiare tra loro e quindi generare un gigantesca cazzata solo perchè lo dicono in molti. Un esempio su tutti: Nonostante sia credenza diffusa, molti storici hanno deprezzato lo ius primae noctis, non ci sono menzioni nei documenti dell'epoca, è una fake storica. 
Noi comunque dubitiamo di quanto scritto sotto, ma resta una lettura amena.

TRADIZIONI MATRIMONIALI e DI COPPIA
Leshoto, tra i Basuto, durante la prima notte, la ragazza deve resistere al marito, ma se questi riesce a sopraffarla, l’amplesso si consuma; se poi la moglie rimane soddisfatta, per riconoscenza gli prepara un dolce. Nelle notti successive i Basuto praticano l’ospitalità sessuale, è usanza che la nuova moglie abbia rapporti adulterini con il fratello più giovane del marito; inoltre il marito acconsente a far accoppiare i suoi amici fraterni con la propria moglie, che accetta sempre con molto piacere la sostituzione di persona. A volte, se l’amico è veramente fraterno, il marito gli concede di accoppiarsi con tutte le sue mogli.

Burkina Faso, le donne sposate hanno il consenso da parte del marito ad avere uno o più amanti. Questi, però, devono ricambiare il “favore” rendendosi sempre disponibili ad aiutare i mariti traditi in qualsiasi campo, se ne avessero bisogno.

Congo, Trattandosi di una società matriarcale, qui sono le donne a comandare, anche in fatto di sesso. Se alla donna viene voglia l’uomo, non può assolutamente rifiutarsi e deve soddisfare tutti i suoi desideri, altrimenti è sottoposto a violenza da parte della femmina.

Cambogia, i genitori cambogiani hanno come usanza più diffusa, quella di costruire una capanna per le proprie figlie femmine. Le giovani donne hanno la possibilità di invitare in questa capanna tutti i partner sessuali che desidera, così da poter scegliere quello giusto che sposerà dopo sperimentazione sul campo, e non a scatola chiusa.

Giordania, La legge obbliga le coppie di sposi ad avere un rapporto sessuale almeno una volta ogni quattro mesi.
Nepal, i Nepalesi dell’Himalaya sono una comunità in cui i fratelli condividono la moglie. Qui si pratica la poliandria fraterna, dal momento che c’è poca terra disponibile per l’agricoltura e agricoltura, e le famiglie con più di un figlio dovrebbero affrontare troppe spese per permettere che tutti abbiano famiglie separate e più persone da sfamare. La moglie in comune viene ‘prenotata’ a turno dai fratelli.

Guam, la legge non permette alle donne vergini di sposarsi. Esiste, quindi, una vera e propria figura professionale, ovvero il “defloratore di vergini” che viene assoldato e pagato dai genitori per avere un rapporto sessuale con giovani donne, specialmente quelle prossime al matrimonio.

Colombia, la donna deve concedersi solo e unicamente a suo marito. E fin qui, niente di strano. Ma la prima volta, che spesso coincide con la prima notte di nozze, deve avvenire davanti agli occhi delle rispettive mamme che sono tenute a fare da testimoni che l’atto sia stato effettivamente consumato.

Libano, la legge consente agli essere umani di avere rapporti sessuali con gli animali e pare sia una pratica molto diffusa. Con un’avvertenza: che siano femmine, se è un animale maschio si rischia la pena di morte.

QUESTE INVECE SONO REGOLE NON USANZE
Nevada: Sono proibiti i rapporti senza preservativo. Il che ha un suo perché.
Texas: Nello stato del Texas è vietato dalla legge possedere più di 5 vibratori.
Florida: E’ stata approvata una pena contro il sesso orale, si può rischiare la prigione fino a 20 anni.
Wyoming: Vietato fare sesso quando si è in piedi dentro una cella frigorifera di un negozio. Va bene la trasgressione, ma chi ha provato questa condizione, è disturbato e non dal freddo.

Il dubbio allora non è come questi abbiano fatto ad eleggere Trump, ma come hanno fatto ad eleggere Obama e per due volte. Chi volesse aggiornarci sulle tradizioni italiche, promettiamo di integrare anche con l'incredibile.








martedì 5 dicembre 2017

Romanticismo e Tv: modernità grezzoromantica


Viviamo in un mondo che vorrebbe fare del bello il suo ideale, ci troviamo tra le mani Barbara D'Urso, con le sue trasmissioni tardo grezzo emozionali, che tende ad un ideale caciarone. Nel mezzo una politica di urlatori scandalizzati ma  scandalosi, dall'altra parte la noia totale dei bigotti benpensanti. Nel miscuglio mettiamo gli influencer che non si capisce cosa influenzano e facebook che permettendo uno speakers corner a tutti, è diventato una discarica, non solo di toni ma soprattutto di concetti. 
Se pensiamo che parole come ispirazione e sublime, sono i cardini del romanticismo, allora la modernità pseudo artistica del Grande fratello o Xfactor, non arriva nemmeno ad essere pittoresca, ma piace. 
La domanda che piaccia perchè non si conosce altro, oppure che piaccia per identificazione e valore dei personaggi, non è poi così strana. 
Non siamo quelli che dicono di non guardare, guardiamo, ma dopo cinque minuti cambiamo, e poi nel vuoto totale ricapitiamo e dopo altri tre minuti ricambiamo canale, ed è proprio perchè abbiamo visto che possiamo permetterci un giudizio molto negativo, perchè in poco tempo ci portano oltre il limite di sopportazione. 
Il romanticismo si presenta con caratteristiche diverse da nazione a nazione. Il romanticismo rivaluta le sfere della passione, dell'irrazionalità e del sentimento che erano state messe da parte in favore della razionalità nel periodo neoclassico, rivalutando anche, in questo modo, il genio individuale e l'ispirazione. Mentre il neoclassicismo si rifà all'arte classica, il romanticismo si rifà al medioevo che fino a questo momento era considerato un secolo buio e decadente.

La poetica romantica si basa sul concetto che la natura non produce il bello ideale, ma immagini che possono ispirare due sentimenti fondamentali: il pittoresco e il sublime. Secondo le teorie di Burke il pittoresco e il sublime sono due opposti tra loro, il sublime non nasce dal bello, ma nasce dai sentimenti di paura e di orrore del vuoto e dell'infinito. Secondo Kant il sublime nasce dal conflitto tra sensibilità e ragione e dal sentimento di sgomento, di fragilità che prova l'uomo difronte allo spettacolo dei grandi sconvolgimenti e fenomeni naturali. Il pittoresco è la categoria estetica dei paesaggi e del sentimento della rovina che ispira la sensazione del disfacimento delle cose prodotte dall'uomo, ispirando allo spettatore commozione per il tempo che passa.

Il sentimento civile e politico di questo periodo unifica tutte le arti, dalla letteratura alla pittura e alla musica. Insieme con la letteratura, la pittura è la forma d'arte più importante di questo periodo.
Dal punto di vista dei contenuti, la pittura romantica si ispira in genere ai grandi temi storici, con preferenza per i momenti di lotta patriottica e popolare, per i fatti di cronaca e di vita quotidiana. Si afferma, decisamente e superbamente anche il genere del paesaggio.

Sul web si trova tutto, quindi diamo poche brevi indicazioni su cosa cercare:
William Blake

Concludiamo con una semplice raccomandazione: meglio un museo o una mostra o una visita a qualche bel mercatino, a teatro, al cinema, piuttosto che troppe ore davanti alla Tv con questi "amici, VIP, artisti, commentatori". Recuperate qualche amico vero, non virtuale, e provate, solo dopo decidete cosa vi piace e cosa più interessa.    




lunedì 4 dicembre 2017

Curiosità in salsa

Non è sempre necessario essere pedanti. Talvolta si può leggere e parlare di cose interessanti persino notevoli, senza essere noiosi. Si può sconfinare nelle fake news senza far male a nessuno e senza offendere, si possono condividere o contrastare giudizi senza la possibilità di essere denunciati o portati in tribunale. Tutto quello che nel mondo moderno sembra essere scomparso, lo riportiamo in questa nota pseudo intellettuale natalizia. Roba da pranzi e cene con amici tra un regalo e l'altro.

Curiosità di Natale:
Perché ci scambiamo doni in questa occasione? Il Natale è la trasformazione cristiana di una ricorrenza pagana, i Saturnali. Questa festa in onore di Saturno, dio delle semine e delle "età dell'oro", era caratterizzata da sontuosi banchetti cui partecipavano servi e padroni. Nacque così la consuetudine di scambiarsi doni come gesto di eguaglianza sociale. Da qui la trasposizione cristiana nel IV° secolo dopo Cristo.

Nonno Gelo (Ded Moroz), l'equivalente russo di Santa Claus ovvero Babbo Natale. Il vecchietto, dalla lunga barba bianca, non viaggia su una slitta trainata dalle renne ma su una troika, la slitta russa trainata da tre cavalli. Per le sue "consegne" si fa aiutare dalla nipote Snegurochka, la "Fanciulla di neve" e anziché lanciarsi in spericolate incursioni notturne nelle case, attraverso camini fuliginosi, consegna i regali direttamente porta a porta. Questa figura è legata all'arrivo del grande freddo invernale, e originariamente corrispondeva a un demone non sempre buono, capace di congelare le persone.


Curiosità storiche (antichità):
Le statue e i templi dei greci e degli antichi romani non erano bianche. L’idea che i monumenti dell’epoca antica fossero bianchi deriva dal Rinascimento. Durante la riscoperta delle opere classiche infatti, gli artisti non poterono osservare i colori che migliaia di anni prima ornavano le strutture e le statue antiche. Per questo riprodussero copie bianche, quando in realtà greci e romani usavano colori spesso molto sgargianti e vivaci. Rosso, giallo, ma anche tonalità molto più vive e che oggi potremmo definire kitsch. Gli studi effettuati fino ad oggi hanno permesso in alcuni casi infatti di risalire alla colorazione originaria dei monumenti e di ricostruire la loro originaria bellezza.

CICERONE: In una causa, Metello Nepote si scagliò con una certa acrimonia contro Cicerone rimproverandogli di essere un plebeo. Di tanto in tanto gli rivolgeva la domanda: Chi è tuo padre? Cicerone per un po’ lo lasciò parlare, poi gli rispose: A te non posso chiedere la stessa cosa, o Metello, perché tua madre ha reso questa domanda estremamente delicata.

DOMIZIANO: Un giorno l’imperatore Domiziano convocò d’urgenza il Senato per discutere di gravi questioni di Stato. Ai senatori, accorsi subito, Domiziano mostrò un grosso pesce e, con aria molto seria, disse: Ecco il problema! Come bisogna cucinarlo? Poiché quel giorno era il primo di aprile, secondo la tradizione da quell’episodio nacque il pesce di aprile.
Curiosità storiche ed artistiche:
KANT: Durante un esame, chiese a uno studente: Sa dirmi qual è la causa delle aurore boreali?
Lo studente rispose di averlo studiato, ma di averlo dimenticato. E Kant gli disse: E' un vero peccato. Lei era l'unica persona al mondo a saperlo.

COLLODI: Carlo Lorenzini, vero cognome dell'autore di Pinocchio, era gaudente e spensierato. Perse al gioco una forte somma di denaro e subito un suo amico editore gli offrì di versargli tutto l'importo purché, entro l'anno, gli avesse scritto un libro per ragazzi. Lo scrittore mantenne l'impegno e realizzò uno dei più bei libri di narrativa per i ragazzi.

Curiosità dal mondo e nefandezze:
Brutta: A volte non si sa esattamente chi e perché lancia una moda, ma quella del non lavarsi (o in inglese unwashed) può anche fare riflettere. Perché unwashed? La motivazione del non lavarsi è quella di evitare lo spreco di acqua ed essere così maggiormente sostenibili per l'ambiente e non solo per il quantitativo di acqua impiegato ma anche per l'uso di detergenti, shampoo ed altri prodotti inquinanti a causa di alcune sostanze non completamente solubili.

Pessima: Quando si è al volante, è importante essere concentrati sulla strada, ben nota la pericolosità di usare il cellulare. La polizia della Nuova Zelanda ha arrestato un uomo perché stava guidando mentre suonava la cornamusa. La quantità di cose strane che la gente tenta di fare mentre è alla guida non sembra comunque avere limiti: qualche anno fa, un camionista si è ustionato mentre tentava di cucinarsi il pranzo con un fornelletto da campo mentre guidava.

Inconcepibile: Lo stato australiano ha autorizzato ufficialmente il culto dell’Odinismo. Gli Odinisti infatti hanno chiesto a gran voce il diritto di credere nel Dio Odino e nella sua discendenza (Thor su tutti). Ed hanno ottenuto quanto desideravano fosse loro riconosciuto.

Conclusione: Pertanto visto che gli Odinisti sono un culto autorizzato, avranno la loro festa di Yule tradizionale. La notte del Solstizio invernale è il tempo in cui comincia il nuovo anno Runico. Si onora il ritorno di Sol e la rottura dell’incantesimo dell’Inverno, si celebrano Thor e Freyr con Blot, Sumbel (rituali dove si discuteva bevendo idromele/birra e ci si scambiavano doni, il cibo era escluso) e grandi festeggiamenti. 
In realtà non si conosce molto sulla festa di Yule. È certo che la celebrazione avveniva durante il solstizio invernale in epoca precristiana. Nonostante vi siano numerosi riferimenti a Yule nelle saghe islandesi, vi si trovano solo pochi e parziali resoconti circa la natura delle celebrazioni. Si trattava comunque di un periodo di riposo e danze. Si sa anche che durante la festa avveniva il sacrificio di un maiale in onore del dio norreno Freyr, una tradizione che è rimasta nella cultura scandinava, e non solo del nord europa, in cui a Natale si consuma carne di maiale.
















mercoledì 29 novembre 2017

Approfondite indagini ci hanno fatto scoprire!


Le statistiche web ci dicono che il SessualCULTURALE ha un suo seguito. Le nostre ricerche ci dicono che, invece, sul sesso gli italiani STUDIANO molto poco, non riusciamo a trovare una ricerca universitaria, sulle abitudini sessuali italiche. Molta roba psicologica e medica, come se il sesso fosse una malattia anche quando non si prendono malattie, meno studi sociali e comunque non pubblicati. Eccoci quindi con una nuova nota ScienceSexual, da studiosi di costume.

Prendiamo, pertanto, a riferimento ricerche e studi fatti all'estero: Posta una domanda importante e studiate le risposte del campione. Cosa procura l'orgasmo? Le risposte da indicare nella matrice di analisi avevano suddiviso il rapporto sessuale in 6 atti differenti: masturbazione di coppia (definita dallo studio come l'atto di masturbarsi vicendevolmente, sfregando i genitali, ma non necessariamente senza i vestiti), e poi sesso orale praticato, sesso orale ricevuto, rapporto penico-vaginale, sesso anale ricevuto e sesso anale praticato.

Le risposte evidenziano che la differenza di questi determinati atti sessuali, influenza solo in minima parte l'orgasmo maschile, perché in linea di massima si ottiene sempre un valore intorno al 90%.
Discorso opposto per le donne: il 64% raggiunge l'orgasmo con la masturbazione di coppia, poco di più con un rapporto penico-vaginale, ma il dato inatteso è quel 94% grazie al sesso anale.

Ogni risultato deve avere una motivazione, soprattutto quando questo è del tutto inatteso. Una prima idea sarebbe che siccome il raggiungimento dell'orgasmo è più probabile quanto maggiori sono gli atti sessuali effettuati nel corso di un rapporto, è ragionevole presumere che la maggior parte di coloro che ricevono sesso anale non si limitano solo a quell'atto nel corso del rapporto.
Altro motivo rilevante è che il sesso anale, come sinonimo di persone alle quali piace fare sesso e alle quali piace mescolare gli atti sessuali, piace perchè le donne che ricevono sesso anale hanno una sessualità più aperta e più consapevole, e dunque hanno maggiore facilità a raggiungere l'orgasmo. Come dire, se sei una borghesuccia, falsa, viscida, bigotta, timorosa del tuo corpo e delle chiacchere ALTRUI, non sei mai tanto libera di godere in qualsiasi situazione e di sicuro mai in questa.
Inoltre esiste un determinate fattore riconoscenza. La donna concedendo sta facendo un favore all'uomo. Questo spingerebbe l'uomo a una maggiore attenzione per l'orgasmo di lei, ed a una maggiore reciprocità. Nascerebbe spontaneo un'attenzione maggiore e scatterebbe insomma, il meccanismo di ricambiare il favore.

EVIDENTEMENTE QUESTI SONO STUDI SOCIALI e non clinici.
Evoluzione del sesso anale in dati percentuali: Nel 1992, il 20 percento delle donne e il 26 percento degli uomini di età compresa tra i 18 a 59 anni rispondeva sì. Nel 2005, il 35 percento delle donne e il 40 percento degli uomini di età compresa tra 25 a 44. Nel 2011, il 39 percento delle donne e il 44 percento degli uomini di età compresa tra i 15 a 44 anni.
The Journal of Sexual Medicine il 40% delle ragazze tra i 20 e i 24 anni ha sperimentato il sesso anale (nel 1992 era solo il 16%), così come è raddoppiata la percentuale di donne tra i 20 e i 39 anni che l'ha provato nell'ultimo anno. Di più: il 20% delle donne che hanno una relazione stabile, sostiene di averlo sperimentato almeno una volta negli ultimi tre mesi.

Tutto questo sembra essere un fake, ma la domanda sostanziale è se abbiamo meno vergogna ad ammettere certe cose oppure sta tornando un libertinaggio di costume.
Chiunque dica che è l'influenza di una incombente pornosocietà frutto della pornografia imperante e di costumi troppo facili, come spesso accade non conosce e capisce quello che dice. Noi non sappiamo. Di sicuro possiamo dire due cose: questo è un articolo "da culo" e siamo anche sicuri che nessuna università italiana, farà nel breve una ricerca seria ed approfondita sull'argomento, troppo banale e poco culturale.  
In Italia bisogna essere seriosi, pedanti, perchè dalle nostre parti i massimi professori come Monti e la Fornero, e ministri come la bigotta, Lorenzin  hanno avuto ben altro da studiare e far studiare, con effetti che per la gente sono stati simili a quanto detto in precedenza.

mercoledì 22 novembre 2017

Grammaticalibido ovvero il piacere di inutile sapere

Capita talvolta che tra i piaceri della mente, si possano gustare e godere di inutili conoscenze o insignificanti ricordi. Non è solo il sole a turbare coscienze migliori della nostra, ma anche nebbia, freddo, profumi autunnali. Siamo stati pervasi, ultimamente, da una libido grammaticale giovanile, quasi un bruciante desiderio di scoprire, e pertanto abbiamo approfondito argomenti lessicali piuttosto sonori quali prefissoidi, suffissoidi e ducis in fundo le espressioni polirematiche, che ci permettono di essere cool, ma in modo insolito, ai numerosi aperitivi di questi giorni .

PREFISSOIDI
I prefissoidi sono elementi lessicali (provenienti soprattutto dal greco, in cui rappresentano parole del tutto autonome) che possono essere premessi a parole di qualunque origine nella composizione di parole derivate dal greco o formate modernamente (composte, parole).
A differenza del prefisso, il prefissoide è dotato di un preciso e autonomo significato lessicale, facilmente riconoscibile al di là dell’elemento con cui si unisce. Il significato dei prefissoidi è soggetto inoltre ad ampliamenti di significato, come mostrano le coppie di esempi seguenti

auto- (‘da sé’) autogol, autocoscienza ecc.
auto- (‘automobile’) autostrada, autocarro, autotrasportatore ecc.
demo- (‘popolo’; demo-) demografia, democratico, demopsicologia ecc.
eco- (‘ambiente’; eco-) ecologia, economia ecc.
eco- (‘ecologia’) ecoarchitettura, ecocombustibile ecc.
I prefissoidi si contraddistinguono per la vitalità nell’unirsi a elementi potenzialmente sempre nuovi nella creazione di neologismi. Anche per questo sono molto usati nel lessico scientifico e tecnico, come ad esempio:
micro- ‘piccolo’ > microfotolisi, microvillo, microcefalo ecc.
gastro- ‘ventre’ > gastroenterite, gastronauta, gastroscopio ecc.
zoo- ‘animale’ > zoologia, zooiatria ecc.

SUFFISSOIDI
Al contrario i suffissoidi sono il secondo elemento di parole composte. Si tratta di elementi di provenienza greca e latina, che in origine erano delle parole autonome. Tra i più usati ci sono:
-fago come antropofago (uomo+che mangia)
-fero come fruttifero (frutti+ che porta)
-fobo es. idrofobo (acqua+che ha paura)
-forme es. filiforme (filo+a forma di)
-logo come psicologo (anima + studioso)
-mane es. eroinomane (eroina + appassionato)

ESPRESSIONI POLIREMATICHE,
Le espressioni polirematiche sono parole composte formate da più elementi che costituiscono un insieme non scomponibile, il cui significato complessivo è autonomo rispetto ai singoli costituenti.

Possono essere formate da diverse combinazioni:
• nome + nome

parola chiave
banca dati
rimborso spese

• nome + aggettivo

lavori forzati
bacchetta magica
camera oscura

• nome + preposizione + nome

ferro da stiro
scarpe da tennis
reazione a catena
luna di miele. 











venerdì 17 novembre 2017

Demotivazione immotivata

Ovvero come tanti imprenditori, e manager, riescono ad ottenere (spesso inconsapevolmente e loro malgrado, anzi forse perchè si impegnano molto) un calo della motivazione e della produttività nelle loro aziende.
Quella della demotivazione (e della scarsa produttività conseguente) è una piaga che rappresenta anche il principale costo della NON qualità all’interno delle aziende.
Non bisogna sforzarsi per comprendere quanto possa costare ad un’impresa rischiare di perdere i propri migliori collaboratori, accrescere il numero di quelli che decidono di “fare giusto il loro dovere” e rafforzare quanti operano ad un livello di “funzione minima irriducibile”.

Il brutto della demotivazione è che molti imprenditori e manager non accettano di considerarsi la principale causa di questo fenomeno. Quindi scaricano le colpe all'esterno: gli altri  non mi capiscono, sono degli animali, sono solo invidiosi e avidi, non si impegnano e sono ignoranti! (collaboratori e dipendenti ovvio). 
Il bello sarebbe che per abbattere questo costo non serve aggiungere alcun costo, basta un cambio di atteggiamento e un conseguente adeguamento delle pratiche incentivanti e retributive in direzione di una sana meritocrazia o quantomeno non smaccatamente orientate alla demeritocrazia. Non è così facile perchè, anche se sembra smaccatamente normale (meno che geniale), è un atteggiamento razionale, ma molti non ci arrivano nemmeno a capire questo concetto.
Esempio: Anche se è pagato proprio tanto, l'amico Marchionne (non nostro) ha detto che a Monza il risultato gli ha fatto schifo, anzi gli sarebbero girate. Risultato di questa esternazione, nelle gare successive è andata molto peggio. Squadra demotivata, alto stress e grande sfiga, non hanno permesso di raggiungere risultati migliori ma sono peggiorati in tutto. Bravo Marchionne, ma lui è sicuro che è colpa di un altro ed il suo stipendio quindi non cambierà.

Il minimo comune demotivatore:
Quella che segue è una sorta di “espressione matematica” per favorire e promuovere l’improduttività aziendale, diffondere il malcontento e fare in modo che le migliori risorse inizino ad organizzarsi per andarsene.

Ci sono tre fattori:
1. Le migliori risorse, i tuoi “top performer”, i migliori produttori, collaboratori, venditori hanno già un piede fuori dalla porta (oppure hanno la testa altrove, rivolta verso nuove e più incentivanti opportunità).
2. I collaboratori nella norma, i “mid performer”, quelli che svolgono con diligenza il loro lavoro pur non raggiungendo mai delle prestazioni eccezionali, si chiedono cose tipo: “ma chi me lo fa fare di dare più di così se non ne ricavo dei vantaggi?”
3. Le risorse improduttive i “low performer” si sentono perfettamente a loro agio e si radicano all’interno della tua organizzazione riuscendo talvolta ad occupare proprio i posti lasciati vacanti dei top performer migrati altrove.

A questo accade che i “low performer” del punto 3 riescono ad influenzare verso l’improduttività i “mid performer” del punto 2 grazie agli errori che hai fatto ti imprenditore o manager nei confronti dei “top performer” del punto 1.
È “matematico”, succede pressoché sempre così, per questo quella dell’improduttività si può definire “un’espressione matematica” o “una formula”.

Non succede a caso, non sei stato sfortunato, non hai sbagliato a scegliere le persone, non capitano tutte a te, semplicemente hai applicato (spesso inconsapevolmente e tuo malgrado) la formula e questa ti ha dato “matematicamente” il suo risultato.

Un esempio lampante è quando chi produce meglio e di più, riceve “in premio” il lavoro di chi produce di meno, senza che vi siano conseguenze penalizzanti per chi trascura il lavoro, o incentivanti per chi invece se ne fa carico.

Molti manager saranno anche bravi a contare i soldi che producono (per le loro tasche), ma come tanti politici inetti, molti altri hanno la responsabilità di gruppi sociali o lavorativi che non rendono affatto, perchè è matematico chiedersi: Se tu sei solo un avido leccaculo, perchè io, pagato 1000 volte meno di te, devo essere abile, efficiente ed impegnato? Il caso Telecom è la milionaria liquidazione ad un management tanto avido quanto inefficace sono esempi scritti sui giornali.












venerdì 10 novembre 2017

Alla ricerca di un senso

Lo studio spesso riesce anche ad appassionare ed anche una fredda ma ferma analisi di dati può smuovere gli animi. Valutiamo insieme un nuovo SONDAGGIO SUL SESSO (fatto su Linkedin): Il campione è femminile, la maggioranza (51,06%) ha dichiarato di avere dai 35 ai 45 anni, il 2,13% meno di 25, il 14,89% tra i 25 ed i 35 anni. Dai 45 ai 55 il 29,79% e il 2,13% oltre i 55 anni.
E' stato domandato a questo campione, non selezionato ma volontario, il loro stato sentimentale: il 21,74 si è dichiarata LIBERA, il 60,87% IMPEGNATA e, il 17,39% SEPARATA/DIVORZIATA.

Queste gentili signore sulla prima domanda, Quanto piace il sesso, in maggioranza (67,39%) hanno risposto MOLTO. Il 21,74%: ABBASTANZA. Solo il 10,87% ha dichiarato di apprezzare POCO il sesso.

Il secondo quesito sulla Pratica dell'autoerotismo, ha trovato consenso per l'81,82% (OGNI TANTO il 54,55% e SPESSO il 27,27%), mentre il 18,18% risponde NO.

Sono soddisfatta del mio corpo. Domanda delicata alla quale molte donne rispondono NO solo l'8,70%, ABBASTANZA il 67,39% e MOLTO il 23,91%.
Quanto pensano al sesso? Nessuna ha risposto MAI. Il 15,22% POCO, ABBASTANZA il 43,48%, SPESSO il 28%,26 e MOLTO il 13,04.

Le donne hanno fantasie inconfessabili? Assolutamente SI per il 39,13% e FORSE il 39,13% a parimerito. Non si può dire che mentano o dichiarino invece la verità, il 21,74% che ha risposto NO.

Sulle fantasie erotiche femminili, il primo dato che appare singolare è che nessuna (0%) ha dichiarato di volere fare sesso con più uomini giovani, e non raccoglie nessuna fantasia (0%) il sesso virtuale in web cam. 
SESSO CON PIU' UOMINI CONTEMPORANEAMENTE e FARE SESSO CON DONNE raggiungono esattamente la stessa percentuale del 15,79%. Il 7,89% farebbe SESSO CON UOMINI PIU' ANZIANI. 
Persone portate al SESSO IN LUOGO PUBBLICO sono il 2,63%. Donne che desiderano fare SESSO IN MODO DOMINANTE sono il 10,53%. La fantasia di fare SESSO CON UNO SCONOSCIUTO raggiunge il 13,16%. Infine il 5,26 delle donne fantastica sul SESSO DI GRUPPO, il 7,89% SESSO ESTREMO ed ESSERE RIPRESA DA UNA VIDEO CAMERA dal proprio partner il 7,89%.

TRADIMENTO, SI per il 50% che ha avuto una relazione clandestina mentre avevano un partner stabile. Con chi hanno tradito? Le opzioni proposte erano tre: SCONOSCIUTO, AMICO e COMPAGNO DI ALTRA DONNA: rispettivamente hanno risposto al sondaggio il 22,73%, il 45,45% e il 31,82. Lo sconosciuto acchiappa la metà rispetto all'amico.


Conclusione ed incroci vari: Cade il mito del SESSO IN SPIAGGIA. Solo il 15% degli italiani dichiara di aver fatto sesso in spiaggia contro il 29% dei brasiliani e il 27% degli americani. La media mondiale è del 20%, siamo sotto media, non si può dire che sia il declino della passione latina forse un segno di invecchiamento, ma comunque è meglio essere fieri di questo dato piuttosto che del 50% di cornuti? La risposta è complicata perchè su questo argomento si ritiene che siano preferibili il 50% di amiche generose che il 50% di rigide ed inflessibili lavoratrici, sottolineando che di norma una persona ha più amiche/i che compagne/i, ma a questo punto siamo nell'ambito delle opinioni che sono belle perchè varie ed articolate.