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lunedì 4 dicembre 2017

Curiosità in salsa

Non è sempre necessario essere pedanti. Talvolta si può leggere e parlare di cose interessanti persino notevoli, senza essere noiosi. Si può sconfinare nelle fake news senza far male a nessuno e senza offendere, si possono condividere o contrastare giudizi senza la possibilità di essere denunciati o portati in tribunale. Tutto quello che nel mondo moderno sembra essere scomparso, lo riportiamo in questa nota pseudo intellettuale natalizia. Roba da pranzi e cene con amici tra un regalo e l'altro.

Curiosità di Natale:
Perché ci scambiamo doni in questa occasione? Il Natale è la trasformazione cristiana di una ricorrenza pagana, i Saturnali. Questa festa in onore di Saturno, dio delle semine e delle "età dell'oro", era caratterizzata da sontuosi banchetti cui partecipavano servi e padroni. Nacque così la consuetudine di scambiarsi doni come gesto di eguaglianza sociale. Da qui la trasposizione cristiana nel IV° secolo dopo Cristo.

Nonno Gelo (Ded Moroz), l'equivalente russo di Santa Claus ovvero Babbo Natale. Il vecchietto, dalla lunga barba bianca, non viaggia su una slitta trainata dalle renne ma su una troika, la slitta russa trainata da tre cavalli. Per le sue "consegne" si fa aiutare dalla nipote Snegurochka, la "Fanciulla di neve" e anziché lanciarsi in spericolate incursioni notturne nelle case, attraverso camini fuliginosi, consegna i regali direttamente porta a porta. Questa figura è legata all'arrivo del grande freddo invernale, e originariamente corrispondeva a un demone non sempre buono, capace di congelare le persone.


Curiosità storiche (antichità):
Le statue e i templi dei greci e degli antichi romani non erano bianche. L’idea che i monumenti dell’epoca antica fossero bianchi deriva dal Rinascimento. Durante la riscoperta delle opere classiche infatti, gli artisti non poterono osservare i colori che migliaia di anni prima ornavano le strutture e le statue antiche. Per questo riprodussero copie bianche, quando in realtà greci e romani usavano colori spesso molto sgargianti e vivaci. Rosso, giallo, ma anche tonalità molto più vive e che oggi potremmo definire kitsch. Gli studi effettuati fino ad oggi hanno permesso in alcuni casi infatti di risalire alla colorazione originaria dei monumenti e di ricostruire la loro originaria bellezza.

CICERONE: In una causa, Metello Nepote si scagliò con una certa acrimonia contro Cicerone rimproverandogli di essere un plebeo. Di tanto in tanto gli rivolgeva la domanda: Chi è tuo padre? Cicerone per un po’ lo lasciò parlare, poi gli rispose: A te non posso chiedere la stessa cosa, o Metello, perché tua madre ha reso questa domanda estremamente delicata.

DOMIZIANO: Un giorno l’imperatore Domiziano convocò d’urgenza il Senato per discutere di gravi questioni di Stato. Ai senatori, accorsi subito, Domiziano mostrò un grosso pesce e, con aria molto seria, disse: Ecco il problema! Come bisogna cucinarlo? Poiché quel giorno era il primo di aprile, secondo la tradizione da quell’episodio nacque il pesce di aprile.
Curiosità storiche ed artistiche:
KANT: Durante un esame, chiese a uno studente: Sa dirmi qual è la causa delle aurore boreali?
Lo studente rispose di averlo studiato, ma di averlo dimenticato. E Kant gli disse: E' un vero peccato. Lei era l'unica persona al mondo a saperlo.

COLLODI: Carlo Lorenzini, vero cognome dell'autore di Pinocchio, era gaudente e spensierato. Perse al gioco una forte somma di denaro e subito un suo amico editore gli offrì di versargli tutto l'importo purché, entro l'anno, gli avesse scritto un libro per ragazzi. Lo scrittore mantenne l'impegno e realizzò uno dei più bei libri di narrativa per i ragazzi.

Curiosità dal mondo e nefandezze:
Brutta: A volte non si sa esattamente chi e perché lancia una moda, ma quella del non lavarsi (o in inglese unwashed) può anche fare riflettere. Perché unwashed? La motivazione del non lavarsi è quella di evitare lo spreco di acqua ed essere così maggiormente sostenibili per l'ambiente e non solo per il quantitativo di acqua impiegato ma anche per l'uso di detergenti, shampoo ed altri prodotti inquinanti a causa di alcune sostanze non completamente solubili.

Pessima: Quando si è al volante, è importante essere concentrati sulla strada, ben nota la pericolosità di usare il cellulare. La polizia della Nuova Zelanda ha arrestato un uomo perché stava guidando mentre suonava la cornamusa. La quantità di cose strane che la gente tenta di fare mentre è alla guida non sembra comunque avere limiti: qualche anno fa, un camionista si è ustionato mentre tentava di cucinarsi il pranzo con un fornelletto da campo mentre guidava.

Inconcepibile: Lo stato australiano ha autorizzato ufficialmente il culto dell’Odinismo. Gli Odinisti infatti hanno chiesto a gran voce il diritto di credere nel Dio Odino e nella sua discendenza (Thor su tutti). Ed hanno ottenuto quanto desideravano fosse loro riconosciuto.

Conclusione: Pertanto visto che gli Odinisti sono un culto autorizzato, avranno la loro festa di Yule tradizionale. La notte del Solstizio invernale è il tempo in cui comincia il nuovo anno Runico. Si onora il ritorno di Sol e la rottura dell’incantesimo dell’Inverno, si celebrano Thor e Freyr con Blot, Sumbel (rituali dove si discuteva bevendo idromele/birra e ci si scambiavano doni, il cibo era escluso) e grandi festeggiamenti. 
In realtà non si conosce molto sulla festa di Yule. È certo che la celebrazione avveniva durante il solstizio invernale in epoca precristiana. Nonostante vi siano numerosi riferimenti a Yule nelle saghe islandesi, vi si trovano solo pochi e parziali resoconti circa la natura delle celebrazioni. Si trattava comunque di un periodo di riposo e danze. Si sa anche che durante la festa avveniva il sacrificio di un maiale in onore del dio norreno Freyr, una tradizione che è rimasta nella cultura scandinava, e non solo del nord europa, in cui a Natale si consuma carne di maiale.
















giovedì 22 dicembre 2016

Buone feste a tutti


Infogratis ed i suoi amici augurano a tutti un periodo di pace, gioia e tranquillità! Buone feste a tutti anche dai nostri amici!

http://avvocatofelicioni.blogspot.it/




domenica 18 dicembre 2016

Una storia di Natale

Nel 274 d.C. l'imperatore Aureliano proclamò il 25 dicembre festa del Sole, o meglio, “Festa della Vittoria del Sole” (Dies Natalis Solis Invicti), già festa di antichissime origini egiziane, legata al culto di Mithra, divinità connessa alla luce e alle tenebre.
Anche in questa occasione si scambiavano doni d’ogni tipo. Il motivo per cui la festa del Sole si celebrava in inverno anziché in estate, come sembrerebbe più logico, è semplice: il 25 dicembre cade pochi giorni dopo il solstizio d'inverno, cioè quando le giornate già cominciano ad allungarsi. 
Anche il Natale presenta tutti i caratteri e le manifestazioni dei giorni che segnano l'inizio di un ciclo. La data del Natale nel calendario cristiano fu stabilita nel 337 d.C. da papa Giulio I (in Occidente si festeggia il 25 dicembre, mentre i cristiani d'oriente lo festeggiano il 6 gennaio). Prima di questa data non sembra che sia stata conosciuta una festa della natività del Cristo. La festa del 25 dicembre sarebbe stata istituita da papa Giulio per contrapporre una celebrazione cristiana a quella mitraica del Dies Natalis Solis Invicti. L’intenzione del pontefice fu quella di contrastare i culti pagani.

A dire il vero, bisogna affermare che è ormai accertato e confermato da studiosi che hanno rifatto i calcoli astronomici del calendario, che Gesù non sarebbe nato duemila e sei anni fa, bensì circa sette anni "prima dell'anno zero". Tale anomalia si deve al conteggio errato di Dionigi il Piccolo, un monaco del sesto secolo che decise, nella sua esaltazione religiosa, di dividere la storia umana in due periodi: avanti e dopo Cristo. Probabilmente anche sulla data precisa della nascita di Gesù il Nazareno vi sono parecchi dubbi: si suppone che il periodo corretto della nascita di Cristo possa essere quello primaverile. Una data precisa non è in ogni caso stata tramandata (in nessun testo sacro), ma tutto ciò non toglie nulla al significato del Natale.
La raffigurazione della Natività ha origini remote, infatti i primi cristiani usavano scolpire o dipingere le scene della nascita di Cristo nei loro punti di incontro (ad esempio nelle Catacombe).
La prima vera rappresentazione della Natività si ritrova nell'affresco delle catacombe di Santa Priscilla (siamo nel II sec. d.C.), che raffigura la Madonna con in grembo il Bambinello, per la presentazione ai re magi. Accanto si trova un uomo, forse san Giuseppe o, forse, il profeta Isaia, mentre in alto compare una stella ad otto punte.
Nei secoli successivi, sino al quinto circa, molti sono gli affreschi catacombali rappresentanti analoghe Natività o Epifanie. Tra questa produzione ricordiamo il bassorilievo del sarcofago di Adelphia e Valerio a Siracusa, oppure quello di Isacio, esarca armeno in Ravenna, oppure ancora le effigi parietali del III secolo nel cimitero di S. Agnese. Curioso è l'affresco delle catacombe di San Sebastiano (del IV sec. d.C.), dove mancano Maria e Giuseppe ma compare una sorta di mangiatoia con il bue e l'asino. Anche gli affreschi delle catacombe di Pietro e Marcellino e di Domitilla in Roma mostrano delle novità: i magi sono quattro nelle catacombe di Domitilla, mentre in quelle di Pietro e Marcellino sono due.
Comunemente il "padre del presepio" viene considerato San Francesco d'Assisi, poiché a Natale del 1223 fece il primo presepio in un bosco. Allora, Papa Onorio III, gli permise di uscire dal convento di Greggio, così egli eresse una mangiatoia all'interno di una caverna in un bosco, vi portò un asino ed un bue viventi, ma senza la Sacra Famiglia.
Poi tenne la sua famosa predica di Natale davanti ad una grande folla di persone, rendendo così accessibile e comprensibile la storia di Natale a tutti coloro che non sapevano leggere. Nella Cappella Sistina della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma, si può ammirare uno dei più antichi presepi natalizi. Fu realizzato in alabastro nel 1289 da Arnolfo di Cambio e donato a questa chiesa. Il presepio ha la forma di una casetta, in cui è rappresentata l'adorazione dei Re Magi. Si considerano precursori del presepio anche gli altari gotici intagliati con immagini della natività. Uno di questi altari con il gruppo dei tre Re Magi si trova in Austria nella chiesa di S. Wolfgang nella regione di Salzkammergut. Questo altare venne realizzato dall'artista brunicense Michael Pacher.
Un periodo fiorente di presepi fu il Barrocco. Prime notizie certe di presepi di chiese si rilevano dalla Germania meridionale quando, dopo la Riforma i Gesuiti riconobbero per primi il grande valore del presepio come oggetto di preghiera e di raccoglimento, nonché mezzo di informazione religiosa. I Gesuiti fecero costruire preziosi e fastosi presepi, tanto che quest'usanza si estese velocemente nelle chiese di tutta Europa cattolica, finché ogni comune volle un presepio in ogni chiesa.



sabato 16 gennaio 2016

La merla sfida i mercanti della neve


In Lombardia, ma anche in altre regioni italiane, nel mese di gennaio sono tante le feste popolari dedicate ai santi chiamati “Mercanti della neve” a causa delle abbondanti nevicate che, di norma, si verificano durante questo mese.
“San Máur, un fréd dal diául, sant'Antóni, un fréd dal demóni; san Sebastiän, un fréd da cän”
(San Mauro, un freddo del diavolo; sant'Antonio, un freddo da demonio; san Sebastiano, un freddo da cani).
San Mauro, 15 gennaio, viene celebrato con la vendita sulle bancarelle delle castagne secche raccolte in lunghe collane. Sant' Antonio Abate, 17 gennaio (Sant' Antonio dalla barba bianca, se non piove la neve non manca). Questo grande patrono del mondo contadino è ancora oggi festeggiato con un gran numero di manifestazioni, riti e consuetudini antiche non solo nei paesi della pianura padana: falò, mercatini e benedizione degli animali. I falò che si accendono nella sera della vigilia sono ricchi di significati propiziatori e rimandano alla leggenda che narra come sant'Antonio sia sceso all'inferno per riscaldarsi e rubare al diavolo un tizzone ardente da donare agli uomini: da qui la sua elezione a protettore contro i pericoli degli incendi.
San Bassiano, 19 gennaio, si celebra solennemente a Lodi. In cambio del patrocinio riceve ogni anno l'omaggio dei ceri e dei prodotti della terra, mentre fuori dalla cattedrale romanica la folla si snoda quasi in corteo fra le bancarelle inebriandosi di aromi di vino e di buseca, saporita trippa fumante. San Sebastiano, il 20 gennaio, (San Sebastiän, 'n'úrä in mäan; A san Sebastiano, un'ora in mano.) che annuncia la primavera. San Sebastiano, giovane martire milanese, famoso per la sua bellezza efebica, venne raffigurato da molti insigni pittori legato e trafitto da frecce.
Santa Agnese, 21 gennaio (San Bassan, San Sebastian, Sänt’Agnes l’è duman, Sant’Agnes cûra i laser per la scés; A sant'Agnese la lucertola corre nella siepe) giorno in cui si vuole che le lucertole escano dalle siepi. Attenzione però, a smentire i presagi di primavera, sono in agguato, a fine mese. i giorni della merla. La Merla avrebbe infatti sfidato Gennaio e i suoi tre mercanti..."Oh Ginarun, ta ma spuventi piü cum i tööj Barbuuj, dès che i mej mèrloit jin tüc vuluuj".Oh Gennarone non mi spaventi più con i tuoi tre vecchi Mercanti della neve, ora che i miei piccoli sanno volare...