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venerdì 13 aprile 2018

Storia e filosofia della sessualità: Lezione 1.0.XXX

Storia, filosofia ed arte della sessualità sono un argomento interessante. Peccato non esista come ramo di studi la Storia della sessualità umana, ma dovrebbe e per questo iniziamo con la lezione n.1.0.xxx. Sono curiosità sul sesso, non proprio "tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai potuto chiedere)" ma qualche informazione alla "non tutti sanno che" come da settimana enigmistica.


ARCHEOSEX
Gli archeologi li chiamano Moche (o Mochica), ma sono nomi convenzionali, presi dal fiume Moche sulle cui rive si è sviluppata la loro civiltà.  Visserò in Perù, tra il  100 a.C. e il 740 d.C, più o meno nello stesso periodo in cui in Europa si è andati da Gesù Cristo a Carlo Magno.
Una civiltà molto orientata al sesso senza disdegnare orge, sodomia e sacrifici umani. 
I Moche non erano soltanto degli insaziabili edonisti come potrebbero apparire. Le decorazioni di altri vasi  descrivono raccapriccianti sacrifici umani, con sacerdoti intenti a bere sangue umano da coppe rituali. I Moche non erano i soli a essere sessualmente spregiudicati.  Lo furono anche i successivi Incas, e gli Aztechi messicani. L’esploratore spagnolo Bernal  Díaz del Castillo (1492-1584) così descrisse gli indigeni: “per la maggior parte erano tutti sodomiti. Alcuni vestivano addirittura con abiti da donna per guadagnare denaro con quell’atto diabolico e abominevole”.
Una visita alla sezione erotica del museo di Lima però può trarre in inganno.
Nel 1570 lo stupefatto viceré del Perú Francisco da Toledo si accorse che sodomia, masturbazione e la pratica quechua chiamata “matrimonio di prova” erano diffuse in varie regioni, e per estirpare questi vizi ordinò che gli sporcaccioni ricevessero 100 frustate a testa.

MEDIEVALSEX
Negli anni bui del medioevo insorgono abitudini sessuali che non sempre si adattono allo spirito di quei tempi. Ad esempio le “sveltine” non erano peccato. Nella prima tradizione cristiana corpo e piacere sessuale non erano sempre associati al male, anche se fare l’amore troppo spesso era ritenuto già dalla medicina classica dannoso e debilitante. Il concetto di peccato carnale si sviluppò in seguito, mutuandolo proprio dal mondo classico. Si pensava infatti che le passioni ottenebrassero la mente. In chiave cristiana, questo significava distogliere l’uomo dal raggiungimento della salvezza.
No ai preliminari. La più grande vittima della nuova etica sessuale fu il matrimonio, anch’esso poteva essere segnato dal peccato. C’erano però attenuanti (per esempio se durante l'unione la donna rimaneva passiva) e scappatoie (non abbandonarsi a preliminari). Per la maggior parte delle coppie il rapporto si riduceva quindi a un coito velocissimo e del tutto indifferente alla soddisfazione della donna.
Il calendario dell'amore, le leggi religiose proibivano di praticare sesso in alcuni periodi e nei fine settimana. Si è calcolato che ai legittimi coniugi rimanessero circa 185 giorni all’anno per fare l’amore, senza contare i giorni di “impurità” della donna (mestruazioni, gravidanza, puerperio).
Penitenze. Un decreto del canonista tedesco Burcardo di Worms nell’XI secolo ammoniva che se “Con la tua sposa o con un’altra ti sei accoppiato da dietro, come fanno i cani? Devi fare penitenza per 10 giorni a pane e acqua. Ti sei unito a tua moglie mentre aveva le mestruazioni? Farai penitenza per altri 10 giorni con pane e acqua. Hai peccato con lei in giorno di Quaresima? Devi fare penitenza 40 giorni con pane e acqua o dare 26 soldi di elemosina; ma se ti è capitato quando eri ubriaco, farai penitenza per solo 20 giorni".
Vi risparmiamo le posizioni etiche che potreste cercare da soli, ma evidente che il classico alla "missionaria" limitava il peccato rispetto ad altre, per non parlare di omosessualità che potrebbe essere oggetto di un trattato che non intendiamo fare. Informiamo che lo Ius Primae Noctis si pagava in contanti e non in natura. Il “diritto della prima notte”, non ha nulla di sessuale. E' passato alla storia come il diritto del feudatario di trascorrere con le mogli dei suoi servi della gleba la prima notte di nozze, in realtà si trattava di una tassa (in denaro, non in natura) chiesta dal signore in cambio del suo assenso al matrimonio.


SEXSTORIES
Nelson Aldrich Rockefeller (1908-1979) Vice presidente degli Usa all’epoca di Gerald Ford, morì nel ’79, a 70 anni, per un infarto che lo colse nottetempo, mentre “lavorava” nel proprio ufficio con la giovane assistente.

Félix Faure (1841-1899) Il sesto presidente della terza repubblica francese, morì, invece, mentre la sua amante, l’attrice Madame Steinheil, gli praticava una fellatio. Le guardie udirono un urlo provenire dalla stanza e, sfondando la porta, trovarono la donna sotto shock, ma ancora in “posizione”. All’attrice furono affibbiati i nomignoli di “bacio della morte” e “la pompe funèbre” (quest'ultima battuta è bellissima.)

Giovanni XII (937-964) In ambito ecclesiastico, papa deposto per alto tradimento e famoso per la propria vita dissoluta, sarebbe morto per un attacco cardiaco durante l’atto sessuale. Secondo un’altra versione fu invece ucciso a bastonate da un marito che lo aveva colto in flagrante con la propria moglie. In ogni caso, l'amplesso gli fu fatale.

Attila (circa 406–453), re degli Unni “flagello di Dio”, noto per essere stato uno dei condottieri più feroci della storia, era piccolo, tarchiato e bruttissimo. Nonostante questo ebbe 12 mogli e morì di infarto durante un amplesso con una giovane sposa. Questa ipotesi è criticata da molti storici. A uccidere Attila fu una banale emorragia dal naso, che lo soffocò nel sonno durante la prima notte di nozze con Ildico (e quindi dopo, se non durante, probabile amplesso).

Ci sono anche voci da smentire: Jean Danielou (1905-1974), teologo, cardinale e membro dell’Accademia di Francia. Venne trovato morto sulle scale di una casa dove viveva una prostituta parigina. Le indagini seguenti stabilirono che il cardinale fosse solito visitare i malati e le prostitute, e siccome in quel caso la sua visita non era di piacere, ma di carità, la morte sarebbe nello svolgimento delle funzioni pastorali.


Crediamo che ci sia ancora molto e molto da sapere anche a costo di essere condannati a scontare 40 giorni a pane ed acqua, o 20 a cappuccino e pasta oppure 10 a pasta e pomodoro con un solo bicchiere di vino. Purtroppo l'italica morale bigotta e bacchettona, non ci spiega molto ma al tempo stesso non riesce a nasconderci tutto. 














martedì 27 marzo 2018

Premi artistici: disdicevoli, insopportabili ma utili

Non siamo assolutamente d'accordo sui metodi e nemmeno sui risultati. Non siamo d'accordo nemmeno sull'idea di fare classifica artistica, nemmeno con l'OSCAR, non con il David di Donatello e nemmeno con orsi, leoni, dinosauri di Berlino, Cannes o qualsiasi altro posto. Non esiste la classifica dei migliori o peggiori, esiste la classifica di chi ha venduto tante copie, di chi ha avuto maggiore incasso, mai, e poi mai, quella di merito artistico. Sono classifiche utili a vendere un prodotto, un artista o solo dei gadget, in pratica non hanno alcun senso artistico!
Esempio: Ridicolo definire la Gioconda meglio della Dama con l'ermellino o della Nascita di Venere o di una delle meravigliose opere di Claude Monet. Meglio la Divina Commedia oppure Amleto? Scelta penosa, chiunque la faccia, anche se rinomato ed intellettuale nonchè conoscitore, resta un autentico idiota, se ci crede, se fosse ben pagato allora è un venditore di fumo.
Sul web i 10 migliori libri di fantascienza sono indicati secondo classifiche molto discutibili:  


Classifica 1
  1. L'invasione degli Ultracorpi, di Jack Finney.
  2. L'uomo nel labirinto, di Robert Silveberg.
  3. Assurdo universo, di Fredric Brown.
  4. I'm legend, di Richard Matheson.
  5. Nascita del Superuomo, di Theodore Sturgeon.
  6. Fanteria dello spazio, di Robert A. Heinlein.
  7. Trilogia della fondazione, di Isaac Asimov.
  8. Cronache marziane, di Ray Bradbury.

Classifica 2

  1. Jules Verne - Ventimila leghe sotto il mare (1870)
  2. Herbert George Wells – L'isola del dottor Moreau (1896)
  3. Herbert George Wells - La guerra dei mondi (1897)
  4. Evgenij Ivanovic Zamjatin – Noi (1921)
  5. Aldous Huxley – Il mondo nuovo (1932)
  6. Olaf Stapledon – Sirius (1944)
  7. Jacques Spitz - L'occhio del purgatorio (1945)
  8. Alfred Elton Van Vogt- Il ciclo del Non-A
  9. George Orwell – 1984 (1949)
  10. Theodore Sturgeon – Cristalli sognanti (1950)


Mancano, ed urlano vendetta, in queste scelte autori famosi come, P.K.Dick, tanto per evidenziare il buco, Arthur C. Clarke, Orson Scott Card, Dan Simmons, William Gibson, Frank Herbert, Michael Crichton.
Mancano opere di valore assoluto, è citata la Fondazione, ma non sono presenti i Robots di Asimov, Matheson presente solo con un libro, il più famoso non il migliore, assenti opere di Bester, Ballard, Zelazny, anche se meno conosciuti.
Ci sono, in parole povere, vuoti spaventosi e nella cinematografia troviamo la stessa situazione.

Migliori film

1- Metropolis (1927) Il fondatore del genere al cinema è anche considerato uno dei film più belli di sempre
 
2- Il Pianeta delle Scimmie (1968)
3- 2001: Odissea nello Spazio (1968)
4- Solaris (1972)
5- Alien (1979)
6- L'Impero Colpisce Ancora (1980)
7- Blade Runner (1982)
8- Ritorno al Futuro (1985)


Non riusciamo a capire perchè il secondo film di Guerre stellari sia migliore del primo e del terzo, nemmeno citati. Solaris, versione russa è una mattonata tremenda, anche quello con Clooney è difficile da vedere, Metropolis è antichissimo, escluso Avatar, Matrix, Interstellar, MadMax e tanti altri. Secondo questa tabella dal 1985 non viene fatto un film di fantascienza da classifica, lontano dal podio Matrix, Avatar, Terminator, Inception e tanti altri meritevoli di citazione più che di essere classificati.Se prendete un'altra classifica anche con 50 film il ragionamento resta il medesimo.

MORALE FINALE: la classifica 1 è quella dei ragazzini, la 2 è quella con maggiori pretese letterarie, la classifica dei film è quella dei puzzoni. L'importante è non fidarsi delle CLASSIFICHE, scegliete anche  le opere menzionate ma scegliete con la vostra testa e con i vostri gusti, e non solo perchè "qualcuno" sovvenzionato specula sul valore artistico. A me sono piaciuti Dune di Frank Herbert ed Hyperion di Dan Simmons, ma questo non vuol dire che siano meglio di altri, però sono sicuramente ottime letture.







martedì 20 febbraio 2018

Letteratura erotica, nevrotica o semplici scritti di sporcaccioni?

L’invidia è un sentimento duro da sconfiggere. Per chi scrive questo peccato viene scatenato da scrittori osannati nonché desiderosi ed insaziabili, vecchi marpioni in opera ed in vita. 
Al contrario evidenziamo invece un apprezzamento incrollabile, adorazione e massima stima per le scrittrici (biricchine) ovvero per quelle che comunque stanno nell’olimpo letterario di tutti i tempi e sono molte, da Almuneda Grandes, Dominique Aury, Anais Nin, Erika Jong.

Alcuni scrittori hanno raggiunto vette di cultura con soverchio grado libidinoso e possenti desideri soddisfatti.
Sono assolutamente da leggere, perché se ne scoprono delle belle, perché ci raccontano la vita con verità non intermediate.
Oscenità? Poca roba, lo “scopare” sopra di tutto, ma non solo. Insomma un sacco di "carne" a disposizione del buongustaio perché nonostante tutti lo facciamo, troppi ne parlano ma solo pochi sono da letteratura.

DONATIEN Alphonse François DE SADE
Capostipite e sicuramente il marchese della lussuria. Come scordare La filosofia del Boudoir, le avventure di Justine, l'eccessivo Le 120 giornate di sodoma. Si considera la filosofia sadiana come precorritrice del nichilismo, negante sia i valori cristiani quanto quelli del materialismo propri dell'Illuminismo. Un posto d'onore nell'aristocrazia mondiale della letteratura erotica.

HENRY MILLER
ll suo romanzo più conosciuto, “Tropico del cancro”, divenne famoso per la franca e dettagliata descrizione che faceva del sesso (fatto prima e descritto poi). Lui non si tirò mai indietro. Faceva sesso nella Parigi di tanti anni fa, per non pensare. Le ristrettezze economiche di quel periodo gli fecero accettare la commissione per comporre racconti erotici.

MICHEL HOUELLEBECQ
Profeta del nichilismo nei suoi libri non si risparmia, abbondando, come ne “Le particelle elementari” in dettagli “proibiti”. L’accusa di pornografia si riferisce soprattutto alla vicende di un suo personaggio, Bruno, letteralmente infarcite da tutta una serie di descrizioni esplicite e dettagliate di atti sessuali (onanistici, di coppia e di gruppo). E nella vita reale? Houellebecq è ritenuto uno degli scrittori più marpioni di tutti! E quando una giornalista lo intervista lo scrittore non può fare a meno di fare il piacione!

In “The Humbling” (L’umiliazione) racconta di come un vecchio attore di teatro “seduca” una ragazzina lesbica, con l’ausilio di un dildo verde. E se non bastasse arricchisce la trama con un triangolo amoroso.

CHARLES BUKOWSKI
è l'ultimo maiale letterato di questa breve nota. Oltre sessanta libri sulla vita, caratterizzata da un rapporto morboso con l'alcol, da frequenti esperienze sessuali (descritte in maniera realistica e senza troppi eufemismi) e da rapporti tempestosi con le persone. La corrente letteraria a cui spesso viene associato è quella del realismo sporco.


Per concludere, non è detto che apprezziamo tutta la carne purchè esposta con abbondanza e ripetitività, dichiariamo che le 50 sfumature di vari colori, sono una carnevalata, di successo, ma comunque noiosissime, al contrario anzi au contraire, la letteratura erotica vede tra le sue opere migliori, più conosciute, più apprezzate, l'ingegno e la bravura di molti scrittori e scrittrici esteri, non rileva in nessun modo l'arte italiana, evidentemente bigotta e frustrata. A parte Melissa P. conosciuta, non si ricordano opere importanti o talentuose.
La mediocrità del bel paese si valuta anche su queste carenze. 













venerdì 12 gennaio 2018

L’unica cosa che ti passa per la testa è il pettine.

Su web ci sono un sacco di frasi per social 2.0, 3.5, 6.1.scemo, whatsapp, volendo anche sms, ma siamo nella preistoria.

Perchè uno dovrebbe usare una frase carina ma palesemente copiata da mandare ad una conoscente oppure peggio ancora a qualcuno cui tieni molto? Perchè le citazioni sono divertenti ed intelligenti, la scelta della citazione adatta ti identifica, dimostra la cultura posseduta, introduce argomenti interessanti, permette di presentare un'opinione che condividete.

In alternativa copiate una frase e siccome l'avete fatto con poca intelligenza, scarso interesse e fuori dal contesto, mostrate di essere dei giganteschi cretini, che è comunque una dimostrazione di forza (negativa), accendendo un faro, in questo caso con i lampeggianti, sul vostro vero io.

Esempio classico, queste frasi fanno veramente schifo, banali, insipide e scontate, se invece le trovate interessanti cambiate canale:
  1. Il denaro non fa la felicità… lo shopping sì!
  2. Non è la meta. Non è il viaggio. È l’alzarsi dal divano che è un problema. 
  3. La domenica non mi servono orologi, mi bastano i rumori del vicino. – Che ore sono? – Mah, saranno le aspirapolvere meno un quarto.
  4. Il mio stipendio farebbe così ridere in un circo, che il pagliaccio perderebbe il lavoro.
  5. Se mi dici buongiorno il Lunedì sei un ipocrita!
  6. La cosa importante non è vincere, ma far perdere l’avversario.
  7. Se non sei parte della soluzione, sei parte del problema!

Pertanto noi adesso ci dipingiamo con queste altre frasi, che riteniamo di valore e umorismo diverso, ed in questo caso potete condividerle o rigettarle, persino criticarle:
  • Probabilmente il divorzio ha all'incirca la stessa età del matrimonio. Credo però che il matrimonio abbia qualche settimana di più. (Voltaire)
  • La donna ideale deve soddisfare l'anima, lo spirito, i sensi. Non trovando riuniti i tre requisiti nella stessa persona, è consentito il frazionamento. (Morandotti)
  • Mia sorella nella vita ha conosciuto alti e bassi e se li è sempre fatti tutti! (Valerio Peretti)
  • L'alcool è una delle principali cause dell'impotenza maschile, soprattutto se a bere sono le donne.
  • La verità assoluta non esiste, e questo è assolutamente vero
Ci sono infine altre frasi che possono essere interessanti ma che personalmente non ci caratterizzano, che non useremo mai, ma che altri forse apprezzano di più:
  • Ho detto ai miei genitori di sorridere dinanzi ai problemi e di abbracciare i propri errori. Così mi hanno sorriso e mi hanno abbracciato.
  • Mia moglie dà la buonanotte in due modi : 1) Notte 2 ) Buonanotte tesorooo!! Lascio indovinare a voi qual è per me e quale per il cane.
  • Ho fatto i conti con la coscienza. In due, abbiamo si e no dieci euro.
  • Errare è umano, ma dare la colpa agli altri è ancora più umano.
  • Il lavoro non ha mai ucciso nessuno … ma, di questi tempi, meglio non rischiare.
  • Non prendere la vita troppo sul serio, alla fine non ne uscirai vivo.

Ci sono delle perle che vanno bene per introdurre argomenti speciali:
Ad esempio, volete avvicinare una persona interessante ed al posto di "come ti chiami, cosa fai di bello?" proponete questa citazione “L'incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati.”  Carl Gustav Jung

Se volete parlare di dinamiche di gruppo potete sempre citare: “Prima di diagnosticarti depressione o bassa autostima, assicurati di non essere semplicemente circondato da stronzi.”  William Gibson

 
Se volete proporre giochetti mentali interessanti perchè non partire da questo: “C'è un paradosso che spiega l'impossibilità dell'onnipotenza, che può essere formulato in questo modo: se Dio è onnipotente, può creare una pietra che sia così pesante da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. Se Dio non riesce ad alzare la pietra, significa che non è onnipotente. Se ci riesce, non è comunque onnipotente, perché non è stato capace di creare una pietra da non poter essere sollevata nemmeno da Lui.” Albert Einstein

Nel caso abbiate fatto qualche sciocchezza o compiuto qualche sanabile errore vi potete aiutate con questa frase: “Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.” Mahatma Gandhi

E per concludere lasciamo questa per qualsiasi uso e consumo: L’intelligenza ti insegue ovunque, la cultura ti assale da ogni parte, ma tu sei sempre molto più veloce di tutto!












martedì 19 dicembre 2017

Femminili e maschili contro epiceni

Omaggiamo tutti con considerazioni pseudo linguistiche a sfondo palesemente sessuale, o di genere, e lo facciamo per scandalizzare, per implementare quella cultura della diversità senza prendere le parti di alcuna parte in causa e senza il pregiudizio che di solito accompagna questi discorsi.

E' un approfondimento socio grammaticale sul quale ognuno non ha affatto la libertà di espressione, perchè andrebbe contro l'intera lingua italiana istituzionale. La saldezza grammaticale è tutto ciò che ci rimane (forse) e la vogliamo difendere.


I cosiddetti nomi di genere comune (o epiceni) hanno un’unica forma per il maschile e il femminile; il genere dunque è ricostruibile solo dall’eventuale presenza dell’articolo o di un aggettivo:
un insegnante / un’insegnante, il giornalista / la giornalista, il giudice / la giudice e faccio notare che finiscono per A ed E.


Invece il FEMMINILE DEI NOMI DI PROFESSIONE si forma attraverso la desinenza -a, come avviene comunemente per i sostantivi:

il maestro; la maestra
il cuoco; la cuoca
il sarto; la sarta
l’infermiere; l’infermiera

EPICENI (ancora) Altri nomi di professione che appartengono alla categoria dei nomi di genere comune, si utilizza il nome maschile di professione invariato
il cantante; la cantante
il regista; la regista
il farmacista; la farmacista

E poi arriva il bello: Altri nomi, invece, formano il femminile aggiungendo il suffisso -essa al nome maschile
dottore; dottoressa
presidente; presidentessa (la presidente come epiceno)
vigile; vigilessa
Il suffisso -essa, in particolare, è quello che più di tutti può assumere tali connotazioni e che nella linguacomune, è il meno utilizzato nella formazione del femminile:
filosofessa, meglio filosofa
generalessa, meglio la generale
giudicessa, meglio la giudice
avvocatessa, meglio avvocata;

Perchè sono  usati come ironici o addirittura dispregiativi: esempio È una avvocatessa da quattro soldi

La maggior parte dei nomi che al maschile singolare terminano in -tore formano il plurale in -trice
pittore; pittrice
scrittore; scrittrice
senatore; senatrice

In alcuni casi, si può aggiungere al maschile il determinante donna
la donna poliziotto (anche, più comune, poliziotta)
la donna magistrato (anche, meno comune, magistrata).

Storia del femminile e problemi irrisolti
Negli ultimi decenni, il mutare delle condizioni sociali femminili, che ha portato all’affermazione delle donne in molte professioni e cariche che prima erano loro precluse, ha avuto ripercussioni sui nomi delle professioni. Basti pensare ai nomi legati all’esercito e alle forze dell’ordine, istituzioni alle quali le donne hanno avuto accesso solo in tempi relativamente recenti: non è ben chiaro quale sia il femminile corretto e politicamente corretto di soldato, di generale, colonello, maresciallo, tenente, sergente. Poi ci sono anche hackers, calciatori, arbitri e via dicendo, però non abbiamo dubbi sui guardialinee. 
In questi e molti altri casi le soluzioni sono ancora aperte e nella scelta si scontrano sensibilità diverse, al punto che non è facile prevedere quale sarà la versione che prevarrà nell’uso. Basti pensare a come molte soluzioni proposte molti anni addietro dai gruppi femministi appaiano oggi più anacronistiche rispetto alla tradizione (come dottora e professora al posto di dottoressa
e professoressa).  




venerdì 15 dicembre 2017

Tradizioni nel mondo

Anche queste sono tradizioni, non proprio come mangiare lenticchie il primo dell'anno, ma chi siamo noi per discutere cosa è consueto o normale e cosa invece non lo sia. Siamo a rischio di fake, ma le fonti sono diverse, anche se è vero che tutti si possono citare e copiare tra loro e quindi generare un gigantesca cazzata solo perchè lo dicono in molti. Un esempio su tutti: Nonostante sia credenza diffusa, molti storici hanno deprezzato lo ius primae noctis, non ci sono menzioni nei documenti dell'epoca, è una fake storica. 
Noi comunque dubitiamo di quanto scritto sotto, ma resta una lettura amena.

TRADIZIONI MATRIMONIALI e DI COPPIA
Leshoto, tra i Basuto, durante la prima notte, la ragazza deve resistere al marito, ma se questi riesce a sopraffarla, l’amplesso si consuma; se poi la moglie rimane soddisfatta, per riconoscenza gli prepara un dolce. Nelle notti successive i Basuto praticano l’ospitalità sessuale, è usanza che la nuova moglie abbia rapporti adulterini con il fratello più giovane del marito; inoltre il marito acconsente a far accoppiare i suoi amici fraterni con la propria moglie, che accetta sempre con molto piacere la sostituzione di persona. A volte, se l’amico è veramente fraterno, il marito gli concede di accoppiarsi con tutte le sue mogli.

Burkina Faso, le donne sposate hanno il consenso da parte del marito ad avere uno o più amanti. Questi, però, devono ricambiare il “favore” rendendosi sempre disponibili ad aiutare i mariti traditi in qualsiasi campo, se ne avessero bisogno.

Congo, Trattandosi di una società matriarcale, qui sono le donne a comandare, anche in fatto di sesso. Se alla donna viene voglia l’uomo, non può assolutamente rifiutarsi e deve soddisfare tutti i suoi desideri, altrimenti è sottoposto a violenza da parte della femmina.

Cambogia, i genitori cambogiani hanno come usanza più diffusa, quella di costruire una capanna per le proprie figlie femmine. Le giovani donne hanno la possibilità di invitare in questa capanna tutti i partner sessuali che desidera, così da poter scegliere quello giusto che sposerà dopo sperimentazione sul campo, e non a scatola chiusa.

Giordania, La legge obbliga le coppie di sposi ad avere un rapporto sessuale almeno una volta ogni quattro mesi.
Nepal, i Nepalesi dell’Himalaya sono una comunità in cui i fratelli condividono la moglie. Qui si pratica la poliandria fraterna, dal momento che c’è poca terra disponibile per l’agricoltura e agricoltura, e le famiglie con più di un figlio dovrebbero affrontare troppe spese per permettere che tutti abbiano famiglie separate e più persone da sfamare. La moglie in comune viene ‘prenotata’ a turno dai fratelli.

Guam, la legge non permette alle donne vergini di sposarsi. Esiste, quindi, una vera e propria figura professionale, ovvero il “defloratore di vergini” che viene assoldato e pagato dai genitori per avere un rapporto sessuale con giovani donne, specialmente quelle prossime al matrimonio.

Colombia, la donna deve concedersi solo e unicamente a suo marito. E fin qui, niente di strano. Ma la prima volta, che spesso coincide con la prima notte di nozze, deve avvenire davanti agli occhi delle rispettive mamme che sono tenute a fare da testimoni che l’atto sia stato effettivamente consumato.

Libano, la legge consente agli essere umani di avere rapporti sessuali con gli animali e pare sia una pratica molto diffusa. Con un’avvertenza: che siano femmine, se è un animale maschio si rischia la pena di morte.

QUESTE INVECE SONO REGOLE NON USANZE
Nevada: Sono proibiti i rapporti senza preservativo. Il che ha un suo perché.
Texas: Nello stato del Texas è vietato dalla legge possedere più di 5 vibratori.
Florida: E’ stata approvata una pena contro il sesso orale, si può rischiare la prigione fino a 20 anni.
Wyoming: Vietato fare sesso quando si è in piedi dentro una cella frigorifera di un negozio. Va bene la trasgressione, ma chi ha provato questa condizione, è disturbato e non dal freddo.

Il dubbio allora non è come questi abbiano fatto ad eleggere Trump, ma come hanno fatto ad eleggere Obama e per due volte. Chi volesse aggiornarci sulle tradizioni italiche, promettiamo di integrare anche con l'incredibile.








martedì 5 dicembre 2017

Romanticismo e Tv: modernità grezzoromantica


Viviamo in un mondo che vorrebbe fare del bello il suo ideale, ci troviamo tra le mani Barbara D'Urso, con le sue trasmissioni tardo grezzo emozionali, che tende ad un ideale caciarone. Nel mezzo una politica di urlatori scandalizzati ma  scandalosi, dall'altra parte la noia totale dei bigotti benpensanti. Nel miscuglio mettiamo gli influencer che non si capisce cosa influenzano e facebook che permettendo uno speakers corner a tutti, è diventato una discarica, non solo di toni ma soprattutto di concetti. 
Se pensiamo che parole come ispirazione e sublime, sono i cardini del romanticismo, allora la modernità pseudo artistica del Grande fratello o Xfactor, non arriva nemmeno ad essere pittoresca, ma piace. 
La domanda che piaccia perchè non si conosce altro, oppure che piaccia per identificazione e valore dei personaggi, non è poi così strana. 
Non siamo quelli che dicono di non guardare, guardiamo, ma dopo cinque minuti cambiamo, e poi nel vuoto totale ricapitiamo e dopo altri tre minuti ricambiamo canale, ed è proprio perchè abbiamo visto che possiamo permetterci un giudizio molto negativo, perchè in poco tempo ci portano oltre il limite di sopportazione. 
Il romanticismo si presenta con caratteristiche diverse da nazione a nazione. Il romanticismo rivaluta le sfere della passione, dell'irrazionalità e del sentimento che erano state messe da parte in favore della razionalità nel periodo neoclassico, rivalutando anche, in questo modo, il genio individuale e l'ispirazione. Mentre il neoclassicismo si rifà all'arte classica, il romanticismo si rifà al medioevo che fino a questo momento era considerato un secolo buio e decadente.

La poetica romantica si basa sul concetto che la natura non produce il bello ideale, ma immagini che possono ispirare due sentimenti fondamentali: il pittoresco e il sublime. Secondo le teorie di Burke il pittoresco e il sublime sono due opposti tra loro, il sublime non nasce dal bello, ma nasce dai sentimenti di paura e di orrore del vuoto e dell'infinito. Secondo Kant il sublime nasce dal conflitto tra sensibilità e ragione e dal sentimento di sgomento, di fragilità che prova l'uomo difronte allo spettacolo dei grandi sconvolgimenti e fenomeni naturali. Il pittoresco è la categoria estetica dei paesaggi e del sentimento della rovina che ispira la sensazione del disfacimento delle cose prodotte dall'uomo, ispirando allo spettatore commozione per il tempo che passa.

Il sentimento civile e politico di questo periodo unifica tutte le arti, dalla letteratura alla pittura e alla musica. Insieme con la letteratura, la pittura è la forma d'arte più importante di questo periodo.
Dal punto di vista dei contenuti, la pittura romantica si ispira in genere ai grandi temi storici, con preferenza per i momenti di lotta patriottica e popolare, per i fatti di cronaca e di vita quotidiana. Si afferma, decisamente e superbamente anche il genere del paesaggio.

Sul web si trova tutto, quindi diamo poche brevi indicazioni su cosa cercare:
William Blake

Concludiamo con una semplice raccomandazione: meglio un museo o una mostra o una visita a qualche bel mercatino, a teatro, al cinema, piuttosto che troppe ore davanti alla Tv con questi "amici, VIP, artisti, commentatori". Recuperate qualche amico vero, non virtuale, e provate, solo dopo decidete cosa vi piace e cosa più interessa.