Visualizzazione post con etichetta indicazioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta indicazioni. Mostra tutti i post

giovedì 19 aprile 2018

Andamenti astrali, cicli mestruali, storie estive bollenti o tiepide

L'estate porta amore, novità, incontri segreti, storie clandestine, situazioni leggiadre, sesso libero, bollente e divertente. Alcune di queste vicende amorose sono solari, alcune molto hot, altre solo abbronzate, alcune forse fresche, qualcuna duratura. In questa confusione ormonale, di corpi distesi al sole, ambizione mentale, voglia di comunicarsi, come distinguere passioni intense ma brevi, da sentimenti profondi e condivisione ideale? Come individuare le persone che possano durare dai fuochi di paglia esageratamente scottanti?
Se non vi è il tempo per una conoscenza approfondita, ricorriamo ad orientamenti zodiacali, che non sono certezze scientifiche ma che sui grandi numeri pare ci prendano.


ARIETE: impronta la vita a rapporti netti, sessualmente si sente generoso e mai meschino. La persona che gli interessa non deve perdere troppo tempo in giochi o ambiguità. Sessualmente è un soggetto impulsivo, tenace, esagerato.
Cosa non fare: evitate di far pesare che siate voi a condurre il gioco. Lasciate che sia l’Ariete a farlo, o a credere di poterlo fare.
Come eccitarli: ama essere provocato e sfidato dalla trasgressione in ogni forma purché intensa.
Giudizio, intenso ma ....

TORO:  L'incontro sessuale deve svolgersi in modo intenso e quasi selvaggio, perchè odiano i ritmi lenti. La tensione deve salire e crescere ma attenzione ama le cose tradizionali.
Cosa non fare: durante l’amplesso meglio non dargli l’impressione di essere distratti o poco coinvolti, non lo sopporterebbe. È molto geloso.
Come eccitarli: lasciandogli spesso l’iniziativa e mettendolo sempre a suo agio. 
Giudizio, complicato sul lungo termine

GEMELLI: Il sesso viene vissuto come qualcosa da respirare anche a livello mentale, senza mai trascurare la componente cerebrale. L’amplesso è una sorta di scoperta, un’avventura. Fondamentale, per questo segno, percepire la sessualità come stimolo alla curiosità.
Cosa non fare: non date l’impressione di vivere il vostro incontro come qualcosa di scontato, che non lasci alcuno spazio alla fantasia e all’immaginazione. Perché è un segno che ha bisogno di andare lontano con il pensiero.
Come eccitarli: alimentate ogni tipo di fantasia erotica ma in modo sempre intelligente e intrigante. 
Giudizio, altalenante

CANCRO: Inguaribili romantici, il sesso è una naturale estensione del sentimento che, tuttavia, sanno cogliere in modo estremamente caldo e passionale. Trattateli con delicatezza, in modo gentile e estremamente affettuoso, perché loro hanno un disperato bisogno di sentirsi amati e desiderati.
Cosa non fare: tutto (o quasi) è concesso purché si rispetti la loro privacy, qualcosa per cui non ammettono deroghe o eccezioni.
Come eccitarli: le cose mai messe troppo in mostra lo intrigano e lo stuzzicano, evitate di ostentare. 
Giudizio, zuccheroso 

LEONE: Adorano la parte misteriosa del partner. Una donna con una maschera a coprire il volto e che non dica una parola, solo li accarezzi e li baci con passione, un ballo sexy che attrae.
Non hanno problemi ad assumere parti attive e dominare nell'accoppiamento.
Cosa non fare: non fategli mai credere che l’accoppiamento sia per voi qualcosa di scontato o abitudinario, invece ogni volta inventate qualcosa di speciale lasciandolo, però, sempre al centro del gioco.
Come eccitarli: si dice che una sua fantasia erotica ricorrente sia farlo a tre, ma guai a sfidare la sua possessività. 
Giudizio, egocentrici

VERGINE: Corpi ben lavati, profumati, curati fino alla parti più intime. Le profumazioni che predilige sono naturali, ecologiche o alternative.
Cosa non fare: non imponetegli di fare o di non fare ciò che desidera. La Vergine ha bisogno di esplorare il corpo del partner per dare forma al piacere.
Come eccitarli: si sente a suo agio in un ambiente pulito, possibilmente profumato, con musica in sottofondo e non troppa luce. 
Giudizio, preparatorio o noioso

BILANCIA: Ogni cosa è piacere, divertimento, stupore. Tende a dare la precedenza ad altre componenti della sessualità come ad esempio la stabilità delle relazioni e lo stimolo che da, esse, ne riceve.
Cosa non fare: alla larga da tutte le cose o dai comportamenti dozzinali. Ben vengano invece le cose raffinate, i profumi ricercati, un modo di fare leggero e mai eccessivo.
Come eccitarli: intrigateli con un modo di fare che sia brillante, intelligente e elegante. Il segno da moltissima importanza ai dettagli estetici.
Giudizio, estetico

SCORPIONE: Benvenuti nel regno del segno più sexy che ci sia, vive la sessualità come forma irrinunciabile dell’essere, e lo testimonia la forza intensa e seducente che esprime in ogni istante, il gusto dark per le cose torbide, per il tradimento e l’intrigo. Costante la fantasia erotica che lo rende un partner speciale.
Cosa non fare: cercate di non dirgli troppe volte di no. Il suo impulso sessuale ha, infatti, bisogno di esprimersi liberamente e non sopporta proprio i rifiuti.
Come eccitarli: maliziosamente, lasciategli credere che non ha capito qualcosa, che gli state nascondendo una verità. Tenetelo acceso con la curiosità.
Giudizio, intrigante perverso

SAGITTARIO: Non mancano in lui la giusta dose di passione e di calore. Tende a sedurre con una certa facilità grazie alla sua apertura e al suo modo amichevole e cordiale di comportarsi. Ma guai a pretendere tutto e subito da lui, perché ama, la leggerezza della libertà.
Cosa non fare: la sua grande carica erotica si dice lo porti ad essere un segno facilmente conducibile all’orgasmo. Così non amerà chi ci rinuncia o tarda eccessivamente.
Come eccitarlo: ha bisogno di essere provocato in maniera molto esplicita per poter accendere la scintilla che non si spegne mai in lui.
Giudizio, seducente liberale

CAPRICORNO: Lento e avveduto, non sempre è un segno facile e veloce nell’approcciare la sessualità. Il suo è un modo di muoversi che ci va piano, avendo bisogno di capire che la persona che ha davanti faccia al suo caso. Poi però arriva una intensità erotica davvero notevole.
Cosa non fare: evitate di inondarlo di emoticon, di frasi strappacuore copiate magari da qualche sito. Lui non ama le cose che esagerano per dolcezza, perché si sentirebbe goffo e incapace di comportarsi in modo adeguato.
Come eccitarlo: lui non ha bisogno di cose troppo originali o inaspettate. Ben venga una situazione di grande tranquillità e comodità, perché lui ha già scelto.
Giudizio, diesel affidabile

ACQUARIO: Si dice che questo sia il segno meno interessato al sesso. In parte è vero, ma attenzione a non scambiare il suo disinteresse verso le cose troppo materiali per inappetenza sessuale. Adora la componente mentale del rapporto, quella fatta di giochi, di preliminari e di seduzione leggera.
Cosa non fare: alla larga dalle passioni più volgari e scontate come la gelosia senza senso o ogni forma di possessività, tutte energie che si porrebbero subito in conflitto con il suo amore per la libertà.
Come eccitarli: seducetelo con tecniche e preliminari sempre leggeri, sussurrati, accennati. 
Giudizio, mentale distaccato

PESCI: Questo è il segno per cui tutto può essere divertente e eccitante purché abbia un senso. Sicuramente ottimi e intensissimi amanti, capaci di grandi cose, la loro infallibile intuizione saprà sempre soddisfare il partner dandogli ciò di cui ha bisogno. 
Cosa non fare: non imponetegli di prendere l’iniziativa. Fate invece in modo che arrivino, senza quasi accorgersene, all’intimità. In questo modo non avranno accumulato tensione e sapranno dare il massimo.
Come eccitarli: facendogli sentire la vostra presenza e coprendolo di attenzioni senza però schiacciarlo. 


Alla fine sembra che nessuno vada bene che significa che vanno bene tutti, gli astri sicuramente contano ma è la testa o la capacità intellittiva che contano di più, occhio agli ascendenti ed anche a come si comporta fuori dal letto ma in intimità alternative. 
















giovedì 15 febbraio 2018

Amore: Ti stringe il cuore ma ti picchia in testa

Le conseguenze dell'amore dipendono dalla testa e non dal cuore. Prendete una sbandata per qualcuno? Dipende sempre da vostro cervello sia che siate sbronzi o che siate colpiti da fulmine (amoroso).  
Esiste una teoria condivisa sui tre cervelli che appartengono ad ogni uomo e donna. Formulata da Paul MacLean, secondo il quale: “Il cervello viene visto nei suoi tre sistemi principali: il cervello Rettiliano (tronco dell’encefalo), il cervello Mammifero (sistema limbico) e la Coscienza (neocorteccia).”
I livelli di espressione del cervello rettiliano e le conseguenze di esso sul nostro quotidiano vivere si possono suddividere in territorialità, possesso, aggressività, ansia e stress, ma è necessario sottolineare anche sessualità e sopravvivenza che servono alla specie. 

Parlando del sistema limbico, il cervello mammifero lo si deve considerare un cervello emotivo. Al giorno d’oggi, inoltre, si pensa che questo sistema sia coinvolto non solo con le emozioni, ma che risulti anche di vitale importanza nella motivazione, nello sviluppo dell’apprendimento e della memoria.

Purtroppo, uno dei grandi misteri studiati dalla scienza non è ancora, ma solo "potrebbe" essere stato risolto. Attorno al cervello infatti è presente uno strato chiamato claustrum, che secondo gli scienziati potrebbe essere la sede della
coscienza. Anche se finora l'esperimento è stato condotto sui topi, è già un enorme passo in avanti della ricerca.

Fino a questo punto pare tutto abbastanza scientifico, anche perchè nella trasmissione "Uomini e donne" dove si fanno test su un campionario umano abbastanza variegato, abbiamo risultati eccellenti e conferme sui primi due tipi di cervello, sesso ed amore, ma abbiamo anche risultati straordinariamente negativi sulla coscienza di molti partecipanti.

Da questo punto in poi riportiamo opinioni anche dubitando, ma sono discorsi straordinari da fare con amici ed amiche al bar. 

Il paleo-cervello, chiamato così perchè primitivo, è la parte legata all’istinto, in cui risiedono emozioni e pulsioni che emergono come una eredità genetica dal nostro passato di uomini delle caverne, dal bisogno di sopravvivenza, dai bisogni del corpo, dai bisogni di soddisfazione immediata, dalle emozioni viscerali. Qui sono impresse le emozioni primarie relative alla paura, alla fame, al panico dell’abbandono.
Quando la prima fase dell’innamoramento ci fa avvertire sentimenti di attrazione e desiderio, in realtà è il cervello “preistorico” con il suo marchio a fuoco impresso che comincia a vibrare nei confronti della persona che sembra avere caratteristiche “interessanti” per noi ovvero per la nostra sopravvivvenza quindi sesso come atto di conservazione.
Ecco che nei confronti della persona che ci attrae avvertiremo qualcosa che viene da “molto lontano” ( o da mediamente in basso) e che crea in noi una magica suggestione che viene dal nostro passato o forse arriva da un possibile futuro. Sentiremo una sensazione di RI-UNIONE, la sensazione di una vicinanza che è FUORI DAL TEMPO, avremo l’impressione di RI-CONOSCERLA e sentiremo la necessità di una vicinanza fisica oppure molto più semplicemente abbiamo tutti bisogno di un "orgasmo", di più orgasmi e di mettere a tacere contemporaneamente la coscienza.

Allora capita che per amore e per sentirci sempre più vicini alla fanciulla o al principe dei nostri sogni, ci interessiamo anche al calcio, alla danza contemporanea, ci facciamo divertire dal disordine che ci appare bohémien e la mancanza di puntualità diventa un vezzo adorabile.

Coinvolgendo il cervello emozionale,  il mondo appare straordinario e nuovo, perchè lo vediamo con occhi nuovi, perchè in parte lo percepiamo con gli occhi dell’altro, anzi perchè ci illudiamo completamente di interpretarlo con gli occhi dell'altro. Ci sentiamo più liberi, ci pare di respirare meglio, di sentirci più ricchi, più sicuri, di avere acquisito nuovi strumenti, nuove esperienze, di avere gettato lo sguardo in un altro mondo all'apparenza conosciuto ma in realtà insidioso come in Avatar. Tutto ciò che era così importante prima, ora può aspettare, scopriamo che ci piacciono anche le poesie, che i film ci commuovono, che un paesaggio o un tramonto ci portano col pensiero a Lui o a Lei.

Poi passa il tempo ed il cervello si abitua oppure non si abitua ed il tramonto diventa soltanto "il giorno che finisce".






lunedì 5 febbraio 2018

Un premio per riqualificare l'umanità

Non è una notizia nuova ma la campagna elettorale che non sta avvincendo, per ora non porta tante illusioni ma tante sicurezze. Vorremmo fosse assegnato, ma solo dopo il 5 marzo, ai nostri candidati, il Darwin Award, il premio, non istituito ma celebrato nel mondo, a quelle persone che grazie alla loro tragica stupidità hanno fatto in modo che il genere umano fosse ripulito dei loro geni.
I criteri per ricevere un Darwin sono 5: impossibilità di riprodursi, strabiliante assenza di capacità di giudizio, essere causa della propria dipartita, essere in grado di intendere e volere. 
Ultimo requisito necessario la possibilità di verificare l'evento attraverso i media, non è sufficente pensare o dire la cazzata, bisogna farla compiutamente anche fino alle più tragiche cnseguenze.
Questo premio nasce nel lontano 1996, ma i candidati stanno crescendo come numero e qualità, anche se il capostipite è stato un vero campione.

È successo che il trentenne Krystof Azninski era in preda a una sonora sbornia, quella sera, e aveva deciso di fare un gioco con gli amici. Il "gioco" consisteva nel fare cose da uomini veri, di quelle che di solito da sobri non si fanno. Tipo spogliarsi nudi e colpirsi l'un l'altro con dei ghiaccioli delle dimensioni di una lancia (ma cosa avevano bevuto?). Poi l'ideona: Adesso mi taglio un dito del piede, fa uno. Al che Azninski gli scippa la sega elettrica e lo sfida: «Ah, sì? E allora guarda questo», e si tronca la testa di netto. Commenti dei presenti (evidentemente ancora sotto l'effetto dell'alcol): «Krystof sarà pure uno che da piccolo si metteva le mutande della sorella, ma accidenti se è un uomo».
Notevole anche l'impresa del terrorista iracheno Khay Rahnajet che decide di inviare una lettera esplosiva. Ma non mette abbastanza francobolli e la missiva torna indietro al mittente. Lui la apre e salta in aria

Il Parco nazionale di Yellowstone è una delle attrazioni naturali più famose degli Stati Uniti. Yellowstone è celebre soprattutto per la sua attività vulcanica, lo zolfo (la pietra gialla da cui il nome), i numerosi geyser (oltre 300) e le 10mila sorgenti calde a oltre 200 gradi di temperatura. Un 23enne dell'’Oregon, stava cercando una piscinetta naturale in cui magari immergersi e passare qualche momento di relax termale e ha tentato di controllare la temperatura del bacino del Norris Geyser. Durante questa operazione, mentre la sorella riprendeva tutto con lo smartphone, è scivolato nelle acque bollenti e acide del bacino, che è profondo circa 10 metri. Le autorità non sono riuscite a recuperare il suo corpo sul momento, a causa di avverse condizioni meteo, ma il giorno dopo hanno potuto constatare che il cadavere si era dissolto nelle acque bollenti (il Norris Geyser è una delle aree termali più calde di Yellowstone, con acque acide che gorgogliano). Restavano solo il suo portafoglio e le infradito mezze sciolte.

Gli europei non sono esenti dal medagliere, in Croazia nel gennaio 2002. Un uomo è rimasto ucciso mentre tentava di aprire una bomba a mano con una motosega. Voleva recuperare l'esplosivo per fare fuochi d'artificio per la festa di Capodanno.

Anche le donne partecipano con le loro abilità: Non si trova ancora il corpo di una donna di 46 anni che a fine maggio è stata sbranata da un coccodrillo australiano dopo aver deciso di fare un bagno serale, con un’amica, nelle acque di una spiaggia del Nord del Queensland, Australia. Le donne si erano messe a fare una nuotatina in alto mare a Thornton Beach, quando una delle due è stata attaccata da un coccodrillo, l’altra è intervenuta tentando di trascinare l’amica in salvo, ma “il coccodrillo tirava più forte”. Secondo Warren Entsch, parlamentare del Nord Queensland, la tragedia era evitabile e imputabile alla stupidità umana. “Nuotavano in una zona in cui ci si muove solo in traghetto, con cartelli che avvisano che ci sono sanguinosi coccodrilli. Nelle vicinanze, inoltre, c’è una cala in cui gli operatori turistici organizzano tour per mostrare ai visitatori i coccodrilli. Contro la stupidità umana è impossibile legiferare”

Se volete hanno fatto un bel film sui Darwin Awards, guardatelo, ma non dimenticate che queste storie sono vere.  









 

mercoledì 22 novembre 2017

Grammaticalibido ovvero il piacere di inutile sapere

Capita talvolta che tra i piaceri della mente, si possano gustare e godere di inutili conoscenze o insignificanti ricordi. Non è solo il sole a turbare coscienze migliori della nostra, ma anche nebbia, freddo, profumi autunnali. Siamo stati pervasi, ultimamente, da una libido grammaticale giovanile, quasi un bruciante desiderio di scoprire, e pertanto abbiamo approfondito argomenti lessicali piuttosto sonori quali prefissoidi, suffissoidi e ducis in fundo le espressioni polirematiche, che ci permettono di essere cool, ma in modo insolito, ai numerosi aperitivi di questi giorni .

PREFISSOIDI
I prefissoidi sono elementi lessicali (provenienti soprattutto dal greco, in cui rappresentano parole del tutto autonome) che possono essere premessi a parole di qualunque origine nella composizione di parole derivate dal greco o formate modernamente (composte, parole).
A differenza del prefisso, il prefissoide è dotato di un preciso e autonomo significato lessicale, facilmente riconoscibile al di là dell’elemento con cui si unisce. Il significato dei prefissoidi è soggetto inoltre ad ampliamenti di significato, come mostrano le coppie di esempi seguenti

auto- (‘da sé’) autogol, autocoscienza ecc.
auto- (‘automobile’) autostrada, autocarro, autotrasportatore ecc.
demo- (‘popolo’; demo-) demografia, democratico, demopsicologia ecc.
eco- (‘ambiente’; eco-) ecologia, economia ecc.
eco- (‘ecologia’) ecoarchitettura, ecocombustibile ecc.
I prefissoidi si contraddistinguono per la vitalità nell’unirsi a elementi potenzialmente sempre nuovi nella creazione di neologismi. Anche per questo sono molto usati nel lessico scientifico e tecnico, come ad esempio:
micro- ‘piccolo’ > microfotolisi, microvillo, microcefalo ecc.
gastro- ‘ventre’ > gastroenterite, gastronauta, gastroscopio ecc.
zoo- ‘animale’ > zoologia, zooiatria ecc.

SUFFISSOIDI
Al contrario i suffissoidi sono il secondo elemento di parole composte. Si tratta di elementi di provenienza greca e latina, che in origine erano delle parole autonome. Tra i più usati ci sono:
-fago come antropofago (uomo+che mangia)
-fero come fruttifero (frutti+ che porta)
-fobo es. idrofobo (acqua+che ha paura)
-forme es. filiforme (filo+a forma di)
-logo come psicologo (anima + studioso)
-mane es. eroinomane (eroina + appassionato)

ESPRESSIONI POLIREMATICHE,
Le espressioni polirematiche sono parole composte formate da più elementi che costituiscono un insieme non scomponibile, il cui significato complessivo è autonomo rispetto ai singoli costituenti.

Possono essere formate da diverse combinazioni:
• nome + nome

parola chiave
banca dati
rimborso spese

• nome + aggettivo

lavori forzati
bacchetta magica
camera oscura

• nome + preposizione + nome

ferro da stiro
scarpe da tennis
reazione a catena
luna di miele. 











venerdì 17 novembre 2017

Demotivazione immotivata

Ovvero come tanti imprenditori, e manager, riescono ad ottenere (spesso inconsapevolmente e loro malgrado, anzi forse perchè si impegnano molto) un calo della motivazione e della produttività nelle loro aziende.
Quella della demotivazione (e della scarsa produttività conseguente) è una piaga che rappresenta anche il principale costo della NON qualità all’interno delle aziende.
Non bisogna sforzarsi per comprendere quanto possa costare ad un’impresa rischiare di perdere i propri migliori collaboratori, accrescere il numero di quelli che decidono di “fare giusto il loro dovere” e rafforzare quanti operano ad un livello di “funzione minima irriducibile”.

Il brutto della demotivazione è che molti imprenditori e manager non accettano di considerarsi la principale causa di questo fenomeno. Quindi scaricano le colpe all'esterno: gli altri  non mi capiscono, sono degli animali, sono solo invidiosi e avidi, non si impegnano e sono ignoranti! (collaboratori e dipendenti ovvio). 
Il bello sarebbe che per abbattere questo costo non serve aggiungere alcun costo, basta un cambio di atteggiamento e un conseguente adeguamento delle pratiche incentivanti e retributive in direzione di una sana meritocrazia o quantomeno non smaccatamente orientate alla demeritocrazia. Non è così facile perchè, anche se sembra smaccatamente normale (meno che geniale), è un atteggiamento razionale, ma molti non ci arrivano nemmeno a capire questo concetto.
Esempio: Anche se è pagato proprio tanto, l'amico Marchionne (non nostro) ha detto che a Monza il risultato gli ha fatto schifo, anzi gli sarebbero girate. Risultato di questa esternazione, nelle gare successive è andata molto peggio. Squadra demotivata, alto stress e grande sfiga, non hanno permesso di raggiungere risultati migliori ma sono peggiorati in tutto. Bravo Marchionne, ma lui è sicuro che è colpa di un altro ed il suo stipendio quindi non cambierà.

Il minimo comune demotivatore:
Quella che segue è una sorta di “espressione matematica” per favorire e promuovere l’improduttività aziendale, diffondere il malcontento e fare in modo che le migliori risorse inizino ad organizzarsi per andarsene.

Ci sono tre fattori:
1. Le migliori risorse, i tuoi “top performer”, i migliori produttori, collaboratori, venditori hanno già un piede fuori dalla porta (oppure hanno la testa altrove, rivolta verso nuove e più incentivanti opportunità).
2. I collaboratori nella norma, i “mid performer”, quelli che svolgono con diligenza il loro lavoro pur non raggiungendo mai delle prestazioni eccezionali, si chiedono cose tipo: “ma chi me lo fa fare di dare più di così se non ne ricavo dei vantaggi?”
3. Le risorse improduttive i “low performer” si sentono perfettamente a loro agio e si radicano all’interno della tua organizzazione riuscendo talvolta ad occupare proprio i posti lasciati vacanti dei top performer migrati altrove.

A questo accade che i “low performer” del punto 3 riescono ad influenzare verso l’improduttività i “mid performer” del punto 2 grazie agli errori che hai fatto ti imprenditore o manager nei confronti dei “top performer” del punto 1.
È “matematico”, succede pressoché sempre così, per questo quella dell’improduttività si può definire “un’espressione matematica” o “una formula”.

Non succede a caso, non sei stato sfortunato, non hai sbagliato a scegliere le persone, non capitano tutte a te, semplicemente hai applicato (spesso inconsapevolmente e tuo malgrado) la formula e questa ti ha dato “matematicamente” il suo risultato.

Un esempio lampante è quando chi produce meglio e di più, riceve “in premio” il lavoro di chi produce di meno, senza che vi siano conseguenze penalizzanti per chi trascura il lavoro, o incentivanti per chi invece se ne fa carico.

Molti manager saranno anche bravi a contare i soldi che producono (per le loro tasche), ma come tanti politici inetti, molti altri hanno la responsabilità di gruppi sociali o lavorativi che non rendono affatto, perchè è matematico chiedersi: Se tu sei solo un avido leccaculo, perchè io, pagato 1000 volte meno di te, devo essere abile, efficiente ed impegnato? Il caso Telecom è la milionaria liquidazione ad un management tanto avido quanto inefficace sono esempi scritti sui giornali.












lunedì 23 ottobre 2017

La guerra del rock


Su due modelli di chitarra si è costruita gran parte della storia del rock! Affermazione incontestabile ed assoluta. Questa nota non mira ad eleggere la migliore tra le due (cosa priva di senso), ma vuole fornire qualche indicazione riguardo sonorità e potenzialità, i modi per sfruttarle appieno e scegliere quella più adatta al chitarrista.
A giudicare dalle caratteristiche tecniche, i modelli di chitarra elettrica Gibson Les Paul e Fender Stratocaster hanno davvero poco in comune. Eppure da 50 anni a questa parte nessuna delle due è riuscita a prevalere. Attorno a questo tema si sono però schierati chitarristi eccelsi e truppe corazzate di fan pronte all'insulto verso l'avversario. Una guerra combattuta a colpi di riffs e scherno.


Sound – Il suono di una Les Paul di base è più caldo e corposo (fragrante) rispetto a quello di una Stratocaster, ma d’altra parte quest’ultima ne vanta uno più squillante e dinamico. Ad ogni modo si può riscontrare nella GLP una vocazione ad un sound più potente per via della composizione dei pick-up.


Gestione – I 24 pollici e 3/4 della scala di una GLP contro i 25 di una Strato dovrebbero conferire una migliore maneggiabilità alla prima.


Effettistica – La Les Paul si accompagna meglio ad un effetto distorto di quanto possa una Stratocaster, ma quest’ultima vanta un suono pulito più squillante della prima. Inutile dire comunque che la tecnologia oggi fa miracoli e con l’effettistica giusta si può lavorare su entrambi i modelli.


La Gibson Les Paul è un modello di chitarra elettrica progettata nel 1952 e tuttora prodotta con forma, materiali ed elettronica sostanzialmente invariati rispetto al modello originale. Si tratta di una delle chitarre più famose nella storia della musica rock, al pari della Fender Stratocaster.

Dalla sua prima comparsa nel 1952, con la Gold Top, la Les Paul ha subito continue evoluzioni tecniche,Le Les Paul Standard del 1959 rappresentano l'apogeo, con un manico leggermente più sottile e fret wide jumbo.

Usata da Slash, Martin Barre dei Jethro Tull, Billy Gibbons degli ZZ Top; Gary Rossington (Lynyrd Skynyrd); Robert Fripp, Peter Green, Mick Taylor, Brian Jones; Joe Walsh degli Eagles;Noel Gallagher degli Oasis; Tom Scholz dei Boston; Johnny Winter e Brian Robertson; Jeff Beck e Mick Ronson; Kirk Hammett; Mick Jones (Clash); Peter Frampton; Mike Oldfield; Lenny Kravitz; Peter Buck dei R.E.M.

Andate a vedere
https://www.youtube.com/watch?v=fInw28BRb_w


La Fender Stratocaster, è una chitarra elettrica solid-body (priva di cassa armonica) ideata da Leo Fender negli anni cinquanta e tuttora prodotta dalla Fender Musical Instruments Corporation. Chitarra elettrica per antonomasia, per la sua popolarità e la sua diffusione, come per l'influenza esercitata sul panorama musicale e sull'immaginario collettivo.

La usano oppure l'hanno usata: Richie Sambora, Paul Kossoff, Janick Gers, Eric Clapton, Yngwie Malmsteen, Stevie Ray Vaughan, Steve Hackett, Ritchie Blackmore, Mark Knopfler, Frank Zappa, David Gilmour, Nile Rodgers, Mike Oldfield, Rory Gallagher, Kurt Cobain, Jeff Beck, Jeff Healey, John Frusciante, The Edge, Eric Johnson, Billie Joe Armstrong e Buddy Guy.
Menzione d'onore a parte per Jimi Hendrix, avrebbe fatto suonare bene anche un manico di scopa.

Anche questi sono da vedere.
https://www.youtube.com/watch?v=z3H-yUnKCxI

https://www.youtube.com/watch?v=GxJQvOekpgA

A noi ci piace la Gibson, la buona musica ed il rock'n'roll, ma anche il progressive e non ci dispiace hard rock. 













venerdì 13 ottobre 2017

La guida turistica al contrario

Questo è un viaggio (mentale) tra i quartieri malfamati del mondo. 
Ci sembra il modo migliore per sapere onde evitare, oppure per sapere senza sbagliare, dipende da quello che si cerca nel proprio avanzare. 


In parole povere qui presentiamo alcuni quartieri tra i più pericolosi al mondo.


Italia: Il quartiere di Secondigliano si trova alla periferia Nord di Napoli ed entra nella classifica più per orgoglio italiano che per reale potenzialità. Famoso per essere stato mostrato in varie pellicole e per quei "poco belli" palazzi che non si possono scordare. Non è che sia il posto ideale per vivere, ma nel mondo esiste di peggio.

Giappone: Kamagasaki è una zona residenziale di Osaka, occupata da baraccopoli e vagabondi vari. La polizia si tiene alla larga da questo quartiere, sconsigliato da tutti.
I senzatetto e la microcriminalità caratterizzano la zona, rendendola pericolosa e invivibile.

 
Venezuela: Caracas è una metropoli mortale. Il crimine organizzato e le numerose bande in lotta tra di esse creano un alto tasso di omicidi, rapine a mano armata, sequestri e omicidi. Il quartiere Petare è conosciuto per essere una delle zone più violente e corrotte dell'intera città. A Petare è più facile reperire un'arma che un pezzo di pane.

Messico: Iztapalapa , Città del Messico è nota per essere una città pericolosa, soprattutto per le donne. Lo stupro e la violenza domestica sono infatti le principali cause di mortalità. Il quartiere è decisamente pericoloso.

 
USA: East St. Louis, Illinois, ha il più alto tasso di criminalità in America. Questa pericolosa reputazione è dovuta anche alla mancanza di posti di lavoro. Il posto è pieno di edifici occupati abusivamente da gente di passaggio. I problemi di questo quartiere sono aggravati dalle tensioni razziali e dalla totale mancanza di polizia in zona.

Colombia: Ciudad Bolivar è un quartiere sovraffollato alla periferia di Bogotà, abitato prevalentemente da immigrati. La maggior parte delle case sono illegali ed è difficile per gli abitanti del luogo trovare un lavoro a pagamento. Gli abitanti delle baraccopoli sono spesso assoldati in gang che parlano la lingua del terrore e della violenza. Ogni anno più di 360 omicidi vengono compiuti lungo le strade di Ciudad Bolivar


Sud Africa: Il comune di Nyanga a Città del Capo, è uno dei luoghi più pericolosi. Il tasso di criminalità presente in questo quartiere del Sud Africa mette i brividi. Nei primi mesi di quest'anno i criminali della zona sono stati accusati di 233 omicidi, 1.046 gravi aggressioni e quasi 2.000 reati legati alla droga. Inoltre, quasi tutte le categorie di crimini violenti è in aumento. L'elevato livello di crimine è stato attribuito a fattori come l'abuso di alcool e l'alto tasso di degrado.

E adesso cosa dire? Bon voyage a tutti, andate e divertitevi.





venerdì 6 ottobre 2017

Conoscenze da evitare o riconoscere senza conoscere

E' venerdì ed i mostri si destano! (licenza poetica) Ci sono alcune figure che sono famose o famigerate, che chiunque riconoscendole capisce che sono elementi da evitare, da non citare, da non imitare, da scansare sempre comunque e in tutte le situazioni. Questi personaggi come Jack lo Squartatore, potranno anche avere i loro fans ed estimatori in privato ma socialmente sono puzzolenti.

Questo vale anche per i politici: i sondaggi spesso hanno sbagliato perchè i loro seguaci si vergognavano di dichiararlo. Donald Trump è l'esempio di quanto detto, ma anche Hitler, Stalin, Pol Pot sono riconosciuti da tutti e spesso vengono citati per i loro misfatti più che per le loro opinioni.

Vogliamo presentare al pubblico, persone sotto il livello di sopportabilità umana, non li indichiamo come animali o mostri per non offendere animali e mostri, perchè questi sono peggio dell'immaginabile.


Pedro Alonso Lopez, soprannominato “il mostro delle Ande”, con ogni probabilità detiene il primato di omicidi fra i serial killer di ogni epoca. Si ritiene, infatti, che nel corso della sua folle carriera abbia ammazzato e trucidato qualcosa come 310 giovani ragazze. Alla maniera di Don Giovanni, che si vantava delle sue conquiste e ne forniva un elenco dettagliato paese per paese, così Pedro confessa agli investigatori di avere ucciso di sua mano perlomeno 110 ragazze in Ecuador, 100 in Colombia e molte più di 100 in Perù. Nella maggior parte dei casi Pedro si trova ad agire in zone abitate da indios privi di qualsiasi tutela da parte delle forze dell’ordine. A ognuna delle sue vittime ha riservato lo stesso trattamento: le rapiva, le violentava e le strangolava, amava guardarle negli occhi mentre la vita le abbandonava a causa della pressione delle sue mani sul loro collo.

John Wayne Gacy è sicuramente uno dei serial killer più controversi. Gacy, meglio conosciuto come “Killer Clown” nasce a Chicago il 7 Marzo del 1942. La sua infanzia, a prima vista, appare quasi normale. Non significatamene diversa dalle altre. Ha due sorelle e fin da piccolo si farà amare da tutti. C'è però un'ombra nella sua esistenza e in quella delle sorelle. Il padre, alcolizzato, che sfoga la sua violenza su tutta la famiglia, figlio maschio compreso. Rapiva ragazzi adolescenti e li uccideva.

Albert Fish è sicuramente stato uno dei peggiori Killer nella storia del crimine. Cannibale, sadomasochista, pedofilo, pervertito sessuale, per lui non esistevano limiti. Conosciuto come il “Vampiro di Brooklyn” adescava bambini a New York durante il periodo della Depressione. Anziano ma ancora fisicamente in forma, Fish stravolse i racconti della Bibbia estrapolando le storie di dolore, punizione, espiazione e sofferenza alla lettera, sopprimendo le sue vittime con la violenza e il sacrificio. Come penitenza per i peccati commessi, si inflisse torture d’ogni genere utilizzando un gatto a nove code e un asse ricoperto di borchie.


Altri (poco conosciuti dai più):
Ricardo "Richard" Ramirez nato Ricardo Leyva Muñoz Ramírez
Dennis Lynn Rader
Edmund Emil Kemper III

 
I diavoli esistono davvero e sono in mezzo a noi, sembra apocalittico ma una cultura che produce queste devastazioni umane, ha lei stessa dei grossi problemi da risolvere.

Sul web tutti gli approfondimenti che volete!