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domenica 18 dicembre 2016

Una storia di Natale

Nel 274 d.C. l'imperatore Aureliano proclamò il 25 dicembre festa del Sole, o meglio, “Festa della Vittoria del Sole” (Dies Natalis Solis Invicti), già festa di antichissime origini egiziane, legata al culto di Mithra, divinità connessa alla luce e alle tenebre.
Anche in questa occasione si scambiavano doni d’ogni tipo. Il motivo per cui la festa del Sole si celebrava in inverno anziché in estate, come sembrerebbe più logico, è semplice: il 25 dicembre cade pochi giorni dopo il solstizio d'inverno, cioè quando le giornate già cominciano ad allungarsi. 
Anche il Natale presenta tutti i caratteri e le manifestazioni dei giorni che segnano l'inizio di un ciclo. La data del Natale nel calendario cristiano fu stabilita nel 337 d.C. da papa Giulio I (in Occidente si festeggia il 25 dicembre, mentre i cristiani d'oriente lo festeggiano il 6 gennaio). Prima di questa data non sembra che sia stata conosciuta una festa della natività del Cristo. La festa del 25 dicembre sarebbe stata istituita da papa Giulio per contrapporre una celebrazione cristiana a quella mitraica del Dies Natalis Solis Invicti. L’intenzione del pontefice fu quella di contrastare i culti pagani.

A dire il vero, bisogna affermare che è ormai accertato e confermato da studiosi che hanno rifatto i calcoli astronomici del calendario, che Gesù non sarebbe nato duemila e sei anni fa, bensì circa sette anni "prima dell'anno zero". Tale anomalia si deve al conteggio errato di Dionigi il Piccolo, un monaco del sesto secolo che decise, nella sua esaltazione religiosa, di dividere la storia umana in due periodi: avanti e dopo Cristo. Probabilmente anche sulla data precisa della nascita di Gesù il Nazareno vi sono parecchi dubbi: si suppone che il periodo corretto della nascita di Cristo possa essere quello primaverile. Una data precisa non è in ogni caso stata tramandata (in nessun testo sacro), ma tutto ciò non toglie nulla al significato del Natale.
La raffigurazione della Natività ha origini remote, infatti i primi cristiani usavano scolpire o dipingere le scene della nascita di Cristo nei loro punti di incontro (ad esempio nelle Catacombe).
La prima vera rappresentazione della Natività si ritrova nell'affresco delle catacombe di Santa Priscilla (siamo nel II sec. d.C.), che raffigura la Madonna con in grembo il Bambinello, per la presentazione ai re magi. Accanto si trova un uomo, forse san Giuseppe o, forse, il profeta Isaia, mentre in alto compare una stella ad otto punte.
Nei secoli successivi, sino al quinto circa, molti sono gli affreschi catacombali rappresentanti analoghe Natività o Epifanie. Tra questa produzione ricordiamo il bassorilievo del sarcofago di Adelphia e Valerio a Siracusa, oppure quello di Isacio, esarca armeno in Ravenna, oppure ancora le effigi parietali del III secolo nel cimitero di S. Agnese. Curioso è l'affresco delle catacombe di San Sebastiano (del IV sec. d.C.), dove mancano Maria e Giuseppe ma compare una sorta di mangiatoia con il bue e l'asino. Anche gli affreschi delle catacombe di Pietro e Marcellino e di Domitilla in Roma mostrano delle novità: i magi sono quattro nelle catacombe di Domitilla, mentre in quelle di Pietro e Marcellino sono due.
Comunemente il "padre del presepio" viene considerato San Francesco d'Assisi, poiché a Natale del 1223 fece il primo presepio in un bosco. Allora, Papa Onorio III, gli permise di uscire dal convento di Greggio, così egli eresse una mangiatoia all'interno di una caverna in un bosco, vi portò un asino ed un bue viventi, ma senza la Sacra Famiglia.
Poi tenne la sua famosa predica di Natale davanti ad una grande folla di persone, rendendo così accessibile e comprensibile la storia di Natale a tutti coloro che non sapevano leggere. Nella Cappella Sistina della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma, si può ammirare uno dei più antichi presepi natalizi. Fu realizzato in alabastro nel 1289 da Arnolfo di Cambio e donato a questa chiesa. Il presepio ha la forma di una casetta, in cui è rappresentata l'adorazione dei Re Magi. Si considerano precursori del presepio anche gli altari gotici intagliati con immagini della natività. Uno di questi altari con il gruppo dei tre Re Magi si trova in Austria nella chiesa di S. Wolfgang nella regione di Salzkammergut. Questo altare venne realizzato dall'artista brunicense Michael Pacher.
Un periodo fiorente di presepi fu il Barrocco. Prime notizie certe di presepi di chiese si rilevano dalla Germania meridionale quando, dopo la Riforma i Gesuiti riconobbero per primi il grande valore del presepio come oggetto di preghiera e di raccoglimento, nonché mezzo di informazione religiosa. I Gesuiti fecero costruire preziosi e fastosi presepi, tanto che quest'usanza si estese velocemente nelle chiese di tutta Europa cattolica, finché ogni comune volle un presepio in ogni chiesa.



mercoledì 14 dicembre 2016

Annus horribilis: saluti ed anche addii

Il 2016 è stato per David Cameron, François Hollande, Hillary Clinton ed anche per Matteo Renzi, l'annus horribilis! Per molti leader europei, democratici tradizionali d'ogni colore, è stato l'anno della caduta, ovvero della loro bocciatura da parte del popolo e del trionfo annunciato dei loro sfidanti populisti.

Il primo anno orribile che si ricordi è stato l’anno 69 DC nel quale si succedettero quattro imperatori.
Le milizie spagnole proclamarono Galba e lo seguirono in una marcia trionfale che costrinse Nerone a togliersi la vita, quando appunto Galba si avvicinò a Roma. I pretoriani proclamarono imperatore Otone, e uccisero Galba perché aveva nominato un altro successore invece di Otone. Otone era stato il primo marito di Poppea, inizialmente unito a Nerone, e molto simile a lui per modo di comportarsi e di pensare, divenne poi legato della Lusitania, l’attuale Portogallo, perché Nerone volle allontanare da Roma chi era stato l’uomo della sua nuova moglie. Le milizie insediate in Germania proclamarono invece Vitellio, che era il loro comandante e lo guidarono in una sanguinosa quanto breve guerra civile, che si concluse con una battaglia vittoriosa e con il suicidio di Otone.
A questo punto furono le legioni di stanza in Oriente, che trovarono alleati in altre province dell’ Impero romano, a convergere su Roma e a proclamare nuovo imperatore Vespasiano.

Per Roma caput mundi quello non è stato un buon anno, così come non lo è stato il 2016 per gli oppositori di Erdogan.

Anno molto particolare anche per quanto riguarda gli artisti:
Addio alla super star del rock David Bowie, al chitarrista degli Eagles Glen Frey, alla pop star Prince, ed anche addio al chitarrista dei Jefferson Airplane Paul Kantner, simbolo di Woodstock. 

Allungano l'elenco Maurice White, fondatore e leader degli Earth, Wind & Fire, scomparso all'età di 74 anni. Scomparso anche Keith Emerson, uno dei musicisti simbolo del Progressive. Nato a Tomorden, nello Yorkshire nel 1944, con Greg Lake, bassista e cantante proveniente dai King Crimson, scomparso anche lui nel 2016, e Carl Palmer, batterista super virtuoso diedero vita agli Emerson, Lake & Palmer.

E' morto a soli 57 anni nella sua casa a a Paisley Park in Minnesota, Prince, per oltre trent’anni uno dei più talentuosi, prolifici e ingovernabili artisti della musica mondiale. Il mondo ha perso uno dei suoi più grandi poeti: ci ha lasciati Leonard Cohen all'età di 82. Si è spento a Los Angeles il cantante canadese e uno dei personaggi più influenti della musica del Novecento. E' stato uno dei pochi artisti della sua generazione ad avere successo anche superati gli ottanta anni, e il suo ultimo album ''You Want It Darker'', è stato pubblicato nell'ottobre del 2016.

Il 19 febbraio è morto a 84 anni lo scrittore, semiologo e filosofo Umberto Eco. Autore di opere come Il nome della Rosa, Il cimitero di Praga o L'isola del giorno prima ma anche di numerosi saggi di semiotica, estetica medievale e linguistica è considerato uno dei più grandi personaggi della letteratura italiana moderna.
Scomparso il grandissimo regista Ettore Scola, l’attore e regista Franco Citti, l’attore Alan Rickman celebre per il ruolo di Severus Piton nella saga di Harry Potter e addio purtroppo a tanti altri.










lunedì 31 ottobre 2016

Quel gran genio del mio amico



Sembra sia iniziato il periodo dell’evoluzione alimentare. 
Nel linguaggio comune la definizione “dieta dimagrante” ha un significato unanimemente riconosciuto: mangiare meno con l’obiettivo di perdere peso. Esistono anche “diete” alle quali, pur non avendo nel nome il termine dimagrante, si attribuiscono effetti più o meno efficaci o mirabolanti.
Dieta del minestrone, del fantino, della banana, dello sciroppo a base di …. , la dissociata, l’iperproteica, quella a punti e così via. Secondo l’opinione della medicina classica, supportata e sostenuta dai medici dietologi alla base di un’ottima alimentazione è esclusivamente la dieta mediterranea. 
Quella dieta che non può essere tra quelle che promettono di perdere 7 chili in 7 giorni o altri mirabolanti risultati, ma deve avere dei fondamenti di base personalizzati su ogni soggetto. In generale, per tutte le persone sane, i principi di base per una “buona dieta” dovrebbero essere presi in considerazione proprio per valutare le diete che non funzionano, quelle che ci fanno riprendere il peso perduto con gli interessi e che possono provocare danni alla salute. Il concetto è: perdere peso gradualmente, ridurre la massa grassa, uscire dalla sedentarietà, cambiare lo stile di vita che ci ha fatto ingrassare. Secondo il metodo classico sarebbe opportuno se non addirittura caldamente consigliato mangiare di tutto variando giornalmente gli alimenti: pasta, pane, riso, patate, legumi, latte e derivati, carne, pesce, almeno 3 porzioni di verdura al giorno e 2 frutti, limitare gli alcolici. Ridurre in modo proporzionato tra tutti gli alimenti le calorie introdotte giornalmente di 100/200 Kcal a seconda del peso di partenza. Le regole di cui sopra sono valide anche per chi non debba perdere peso, ma seguirle può risultare difficile. Calcolare le calorie di cui abbiamo necessità giornalmente, valutare quante Kcal apportano gli alimenti e infine quali nutrienti contengono è un lavoro complesso anche per un esperto. 
Di diversa e contraria opinione è il farmacista di Desio, il dr. Alberico Lemme, che già dalle premesse sovverte i risultati. Secondo il suo metodo innanzitutto dobbiamo prestare attenzione ai cicli circadiani, quindi sincronizzare i nostri bioritmi con la naturale alternanza di luce e buio è indispensabile per mantenere l'organismo in salute. A regolare il "ticchettio" del nostro orologio biologico interno è un gruppo di cellule cerebrali situato nell'ipotalamo, detto nucleo soprachiasmatico: esso riceve informazioni sulla luce esterna attraverso cellule fotosensibili presenti nella retina, e lavorando su un ciclo di 24 ore adatta i ritmi biologici del nostro corpo a quelli imposti dal susseguirsi di giorno e notte. Queste informazioni hanno ricadute a cascata sugli "orologi interni" degli altri organi, come quelli che governano l'attività di cuore e fegato, nonché quella cellulare. 

Da questa autoregolamentazione, sembrano, nascere l’idee rivoluzionarie del farmacista abruzzese, secondo cui ,uno dei nemici più pericolosi per la nostra salute sono i carboidrati ad alto indice glicemico, che oltre a dare una forte dipendenza psicologica possono scatenare il meccanismo della fame continua. La sua rivoluzione alimentare sta nell’eliminazione totale del concetto di caloria, poiché il nostro corpo non è una stufa che produce calore ma bensì metabolizza quello che ingeriamo. Il cibo viene interpretato come un farmaco e come tale va considerato tenendo conto degli orari, dell’attivazione di enzimi e di ormoni. Da qui, la pericolosità dei cibi ad alto indice glicemico che portando alla formazione di molecole di glucosio comportano un innalzamento della produzione d’insulina che attiva il processo di ingrassamento. Per evitare questo processo di imbruttimento fisico e mentale bisogna eliminare frutta, insalata, pomodori, latte, aceto e sale. Sono più di diecimila le persone che hanno accettato questa sfida, ottenendo risultati strabilianti consistenti in dimagrimenti di 10 Kg in un mese e stato di salute ottimale. Certamente il dr. Lemme è un personaggio dibattuto, contrastato dai medici, affascinante per i media. Di sicuro è un antesignano Prometeo e per noi: un genio!



martedì 25 ottobre 2016

Le streghe ed i "ponti" di Halloween

Il 31 ottobre, la città di Edimburgo viene devastata dall’evento più terrorizzante dell’anno: Halloween.
In questo giorno, la Scozia festeggia Samhain Festival ovvero il primo giorno di novembre e di inverno e l’ultimo giorno d’estate. Si festeggia inoltre il capodanno celtico con la fine della parte lucente e l’inizio della parte oscura.
 
Ogni anno nelle stradine di Edimburgo molti eventi attendono i turisti:
  • Crack night: castagne e caldarroste da gustare calde
  • Jack – o – Lantern: lanterne fatte di zucche che illuminano il paese
  • Trick or Treat: dolcetto o scherzetto eseguito da bambini e da adulti
  • Tour notturno del terrore tra lapidi e bare
  • Mele caramellate: un dolce molto apprezzato dai bambini
  • Visite guidate con storie paurose nei sotterranei della città
  • Parata con le maschere più importanti e più famose che partono dal castello
Altri eventi ad Edimburgo:
  • Disco zombi: si è tenuto nello zoo di Edimburgo, con spettacoli di ombre cinesi, musiche da paura  
  • Danze e battaglie di fuoco

Nella cattolica Italia, Halloween sta prendendo piede soprattutto per i bambini, e non vorremmo mai negare una festa ad un bambino, ma stanno proiseguendo anche belle iniziative come quella di Halloween a Comacchio.
 

Fantasmi che si aggirano per ponti e canali, cortei di zombie, per celebrare la notte più 'spaventosa' dell'anno.
Streghe e fattucchiere che si aggirano per le strette vie del centro storico,  zombie spaventosi, che sorvolano il cielo notturno nella notte più “terribile” e magica dell’anno. Comacchio festeggia e si diverte, ma per coloro che volessero partecipare numerose attività organizzate a tema:

  • Concorsi in maschera
  • Dimostrazioni di magia
  • Spettacoli di fuoco
  • Sfilate funebri con zombie e mostri
  • Esibizioni musicali
  • Realizzazione di make up terrificanti
  • Concorsi fotografici a tema
  • Gare di intagliamento della zucca
Tutto per una notte intensa e piena di emozioni terribili! 










 

lunedì 17 ottobre 2016

Fashion: Rosso passione ed arte per piedi


Passione, bellezza, arte, grinta, superbia, seduzione sono tutte parole che si addicono benissimo ad un bel paio di scarpe ed alla fortunata che le porta. Ad esempio l'inconfondibile suola rosso passione, è un ormai segnale inconfondibile di moda, fascino, eleganza, mondanità.

Quando si vede o meglio si nota una suola rossa, donne, ragazze e forse anche qualche uomo sanno che stanno incrociando una leggiadra Louboutin nel proprio cammino ed alle intenditrici questo incontro non comune, fa sobbalzare il cuore di ogni donna.

Chiunque indossi delle scarpe Louboutin, si addoba con i tre aggettivi che più si addicono a queste fortunate: femminilità, teatralità ed eleganza.
Le caratteristiche di una Louboutin sono la suola rossa ed il tacco vertiginoso, i risultati sempre sorprendenti e sempre molto eleganti. Creata nel 1992, Louboutin non smette di raccogliere consensi, confermandosi come la scarpa più desiderata dalle donne. La sua suola rossa è sinonimo di femminilità assoluta: La suola rossa “provocatrice di invidie” è stata anche protagonista di una causa legale, che ha come scopo la rivendicazione della suola stessa come patrimonio esclusivo delle calzature della maison.

Tra i tanti feticisti del piede femminile, e soprattuto tra le donne, va molto forte anche Manolo Blahnik, molto bravo, molto creativo, molto artistico. Famoso nel mondo da tempo, riesce comunque a tenere scintillante nell'universo fashion il suo brand.A Manolo piacciono molto gli stivali, che hanno una sorta di "collare" in suede, che dichiara pubblicamente di fare scarpe destinate a durare più di una stagione. "Non credo ai trend stagionali. E siccome sono dotato di un forte spirito di contraddizione amo fare l'esatto contrario di quello che fanno gli altri: creo scarpe che vogliono vivere più di sei mesi." ha affermato in un'intervista.

"Queste scelte a volte costano di vendere meno, alle volte - aggiunge il grande Manolo - ma la volgarità non mi piace, e non mi interessa vendere un paio di scarpe in più a costo di seguire delle tendenze che non sento mie. Posso arrivare ad un passo dalla volgarità, per venire incontro alle esigenze commerciali. Ma non vado mai oltre."


In Italia abbiamo un grandissimo rivoluzionario genio che risponde al nome di Cesare Paciotti. A sintetizzare la forte personalità del brand il ”pugnale” la cui elsa racchiude le iniziali dello stilista diventandone marchio inconfondibile della maison. Cesare ha rivoluzionato l’immagine della donna Paciotti, introducendo per la prima volta il vertiginoso e riconoscibile tacco stiletto, per scarpe estremamente femminili dall’incedere sensuale. Eleganza, qualità, bellezza, e stile italiano, impongono questo marchio nel mondo in un settore difficilissimo.  Un brand anticonformista che sin dalla sua prima collezione ha rotto gli schemi delle mode, molto bella anche la linea for men, sia per giovani e per uomini affermati, sicuri di sé. Scarpe italiane per vestire il mondo e per camminare a testa alta. 











sabato 8 ottobre 2016

Scomettiamo che......?



E' stata una trasmissione televisiva andata in onda su Rai 1 dal 1991 al 1996.  In ogni puntata diversi concorrenti si misuravano in varie prove di cultura e abilità. In studio, alcuni ospiti vip, scommettevano sulla riuscita di tali prove. Insomma il gioco e le scommesse si sono spesso tenuti a braccetto perché, che ci piaccia o no, se non c’è un bel “piatto” da vincere il gioco langue. 
Per questa ragione il gioco d'azzardo è quell'arte che prevede il pagamento di una certa somma di denaro in cambio poi di una somma maggiore in caso di vincita. Nel gioco d'azzardo non esistono strategie per vincere sicuramente, ma è possibile stabilire se una certa giocata sia vantaggiosa o meno, se un evento sia più probabile rispetto a un'altro. E’ una divinazione. Nasce, infatti, allo scopo di far conoscere il volere divino. In passato si poteva scommettere di tutto dal denaro, alla casa nonché alla vita stessa.

Generalmente per scommettere c’erano tre aspetti da osservare:

1. rendersi conto che si mette in palio qualcosa di valore;

2. una volta scommesso non ci si può tirare indietro.

3. Il risultato è basato sul caso, quindi non c’è possibilità di vincita sicura.


Il periodo in cui, nel passato, si giocava di più è sicuramente stato il Far West. Nei Saloon, i  bar di oggi, si tenevano partite di Poker, uno tra i più famosi giochi di carte, che duravano intere giornate. Verso la sera la tensione era talmente grande e la puntata talmente alta che si arrivava a sparare al proprio avversario solo se si pensava che stesse barando; sempre che il probabile vincitore fosse lesto di mano, altrimenti  poteva succedere  il contrario: il giocatore sfavorito sparava agli altri sostenendo che lo stavano imbrogliando. Anche noi italiani siamo un popolo giocatore, ancora oggi si passano, nei bar o nei circoli, intere giornate a scommettere  su interminabili partite di Dama o di Scopa. Bisogna dire che dai saloon ai bar i giochi più recenti hanno portato cambiamenti principalmente nei luoghi in cui si gioca. 


Con la nascita della roulette sono nate anche le prime “case da gioco”. Nel 1700 divennero popolari le prime lotterie, che venivano sfruttate da re e ministri per riuscire a coprire buchi di bilancio. La stampa ha permesso di creare le carte che si diffusero molto rapidamente. E così piano piano nasceva Las Vegas. 
Nel 1931 lo stato del Nevada legalizzò il gioco d’azzardo e semplificando le leggi che lo regolamentavano. Questo provvedimento permise la realizzazione del primo grande casinò sulla Strip che sarebbe diventato il centro nevralgico di Las Vegas; El Rancho con 63 cabine, uno showroom, soprannominato teatro dell’Opera, e una scelta di giochi che comprendeva blackjack, craps, roulette e circa 70 slot machine. .Nel 1946, a Sin City, questo l'appellativo di Las Vegas, grazie ad un amico di Lucky Luciano nasceva l'idea di costruire il casino Flamingo, un resort in perfetto stile europeo con camere sontuose ed un estremo lusso a cui si aggiungevano, oltre a i classici giochi di casino centri benessere, spa, campi da golf, night club e showroom. Dal fascino dei romanzi gialli e polizieschi che nascono intorno alla vita dei casino' ai giorni nostri il modo di giocare si evolve moltiplicando e facilitando la fruibilità di alcuni giochi che escono dalle mura degli edifici dedicati.
Infatti, negli anni ’90, grazie all’estensione della rete per fini commerciali e all’utilizzo del PC, come strumento di fondamentale importanza per diverse attività socio-economiche della società “globale” che si evolve sul piano della comunicazione eliminando ogni limitazione di natura spazio-temporale, nacquero i primi siti web per il gioco d’azzardo online. Anche se non è possibile prevenire il futuro di una vincita né prevederla è certo che è necessario porsi al tavolo di gioco od alla consolle on line con una strategia. 
Molti giochi basati sulla casualità non offrono opportunità di effettuare decisioni di tipo tattico. Ad esempio, nel baccarat, non si ha alcun effetto reale sul risultato di ciascuna mano, a prescindere dalle decisioni che prendete. Nel calcio, invece, se esperti in materia, le previsioni e le probabilità possono essere di grande aiuto. Alla luce di tutto ciò è chiaro a tutti che uno degli aspetti fondamentali per approcciarsi con le scommesse è quello di minimizzare il margine di errore, al fine di aumentare in modo considerevole le possibilità di vittoria. Le scommesse multiple sono certamente molto allettanti, poiché più eventi si giocano, maggiore è il moltiplicatore e dunque sarà più alta la vincita potenziale. Inoltre più partite si giocano, maggiore è il bonus sulle scommesse che offrono i bookmaker. Spesso però non si considera che più partite si giocano e maggiore sarà anche la possibilità che una gara con risultato a sorpresa faccia saltare le proprie scommesse calcio. 
Ecco dunque che sono preferibili le scommesse singole o comunque delle multiple con un ristretto numero di eventi rispetto a delle scommesse con molte partite. Molto spesso, anche giocando delle doppie chance che potrebbero garantire un certo margine di tranquillità, si verifica il risultato a sorpresa ed ecco che le proprie scommesse vanno in fumo. Bene dunque prendere una gara e puntare su di essa al fine di vincere magari di meno, ma molto spesso. Alla lunga è questa la strategia per rendere le scommesse calcio una forma di guadagno. l’ultima strategia utile è quella di giocare online. Solo in internet le proprie scommesse calcio ottengono i migliori bonus e le migliori quote, dunque è possibile giocare le stesse scommesse che potrebbero essere giocate nelle sale da gioco fisiche, ma con una vincita potenziale ben più alta. Le scommesse su internet sono la strada per le migliori vittorie.

sabato 24 settembre 2016

Lavoro ed attitudini zodiacali

Se fosse vero che ad ogni segno zodiacale corrisponde un carattere, un’inclinazione, la ricerca di personale sarebbe facilitata anche dall'uso di questi parametri. La teoria deve essere dimostrata, e quindi per valutare se è vero quello che si dice, informiamo i nostri lettori di quanto viene ipotizzato, in modo che possano presentarsi con carte "stellate" vincenti nella ricerca di un ruolo o lavoro. Si sottolinea che le aziende invece non ammetteranno mai di fare anche queste valutazioni, quindi mai presentarsi ad un colloquio affermando "Ciao sono Maria, Vergine!"

Caratteristiche e prerogative zodiacali sul lavoro
Per banalizzare un attimo le varie considerazioni in materia, apriamo con una tabella frivola sul lavoro d'ufficio:
Ottimi
I Vergine arrivano 15 minuti prima e consegnano i progetti con mesi di anticipo
I Gemelli iniziano con 3 caffè per apparire in perfetta forma
I Bilancia cercano di socializzare con quelli che contano
Migliorabili
Gli Acquario si sono addormentati alla loro scrivania
I Cancro si stanno lamentando con l'ufficio del personale
Gli Ariete ascoltano musica a tutto volume in cuffia
I Sagittario inciampano davanti alla stampante
I Pesci raccolgono dei documenti sul pavimento
I Toro giocano ad un videogame alla loro scrivania
Irritanti
Gli Scorpione partecipano ad un corso di aggiornamento online
I Leone stanno lavorando per ottenere una promozione
I Capricorno decidono la lista delle persone da licenziare

Se prendiamo alcune meditazioni più analitiche a suggerimento, pare che:

Chi nasce in Ariete ha una forte carica energetica, è attivo e impulsivo, sa mettersi in gioco e non teme il rischio. E’ difficile per lui accettare una posizione subordinata e non accetta imposizioni. La professione libera sarebbe quella più adatta al suo temperamento nella quale saprebbe dare il meglio di sé.

Il Toro è un grande lavoratore, non teme la fatica né gli impegni, difficilmente rimane a lungo inattivo. Ha il senso degli affari. La pazienza che gli consente di dedicarsi a lavori che per altri sarebbero noiosi.
Ha buon gusto e senso estetico e può occuparsi di quei lavori nei quali esprimere tali qualità.

I Gemelli sono curiosi, duttili, insofferenti alla routine. Ama cambiare e non restare a lungo in un ruolo o in un settore . Può dedicarsi a varie professioni e spaziare dallo skipper al ricercatore di tendenze di mercato.
La mente acuta e la parlantina gli consentono le attività per le quali sia richiesta inventiva e capacità di eloquio. Può occuparsi di viaggi e turismo, pubbliche relazioni, traduzioni

Il Cancro è tendenzialmente poco ambizioso non è indicato per lavori che richiedano ritmi particolarmente serrati. E’ intuitivo e ha un innato senso artistico che lo avvicina ai vari campi della cultura, dell’arte, del teatro.

Il Leone ha bisogno di spazi e ruoli completamente suoi, non è adatto a un lavoro subordinato o di routine. Ama la “scena”, per cui l’attività per lui più congeniale è nell’ambito dello spettacolo, della musica o del teatro. Si trova bene in quelle mansioni nelle quali sia protagonista e animatore, può collaborare con alberghi, villaggi turistici, locali notturni, ristoranti, bar.

La Vergine è la formichina dello zodiaco. Operosa e previdente lavora bene in squadra seguendo un progetto senza prevaricare o cercare gloria o posizioni di primo piano. Il suo ruolo è spesso defilato ma non per questo meno prezioso.

La Bilancia è di gusti raffinati e indole conciliante si esprime al suo meglio in ambienti sereni e amichevoli. Può trovare impiego come hostess per eventi o in settori che richiedano capacità di accoglienza per il pubblico. Può lavorare alla reception di una ditta, uno studio, un albergo, una sala conferenze.

Gli Scorpioni sono intelligenti e ambiziosi, difficilmente sa accettare un lavoro monotono e mal sopporta l’autorità.
Può spaziare per varie professioni senza troppe preclusioni, mira a vette molto alte ed è competitivo con i colleghi. Può però collaborare in gruppi nei quali ci sia un’identità di obiettivi come, ad esempio: la politica, il sindacato.

Il Sagittario ha bisogno di movimento e quindi i mestieri che hanno un’attinenza con lo sport o i viaggi sono preferiti. E’ anche una persona con una grossa apertura mentale e altrettanta curiosità e può occuparsi di giornalismo, televisione, accoglienza per stranieri.

Capricorno è concreto. Prioritarie la stabilità finanziaria e la carriera, alle quali si dedica con senso del sacrificio e determinazione, si potrebbe definire un abile utilitario. E’ persona affidabile e prende a cuore gli impegni presi .

L'acquario è eclettico e originale. Difficile che possa conformarsi a un lavoro d’ufficio o a qualsiasi mansione che non sia interessante o creativa.
Le sue capacità logiche e lo sguardo rivolto al futuro lo vedono ben inserito in ambiente scientifico, nel campo della medicina o dell’ingegneria invece è scarsamente astuto dal punto di vista finanziario.

Un Pesci teme d’essere inquadrato in uno schema rigido di orari e regole. Ha i suoi ritmi e pur rischiando di essere dispersivo, rende meglio quando può assecondarli. Grandi improvvisatori si trovano bene quando possono  esprimere il loro potenziale creativo e la sua fantasia, ma è adattabile e riesce a inserirsi anche in settori per lui meno piacevoli.
Ma la domanda finale sarebbe: E Tu ti riconosci in queste valutazioni?