giovedì 25 febbraio 2016

Consulenza digitale: la nuova carta d'identità elettronica con le impronte

Il grande fratello incombe sempre di più. In arrivo il nuovo documento per eccellenza che avrà le impronte digitali (solo per i maggiorenni) ed anche la possibilità di indicare la scelta sulla donazione degli organi. Queste le caratteristiche della nuova Carta d'identità elettronica, grande progetto italico atteso da quasi venti anni. E mentre Apple resiste alla richiesta degli sbirri digitali dell' FBI di alterare il software sull’iPhone di un assassino (stragista) in modo che gli investigatori possano fare tentativi illimitati di inserire il codice senza correre il rischio di cancellare i dati contenuti nel dispositivo, da noi il ministero decide di schedare tutti nella carta d'identità.che sbarcherà in Italia a partire dal primo giorno di Marzo. Il ministero dell'Interno ha pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto, di concerto con i ministeri di Pubblica Amministrazione ed Economia, con le regole di emissione della norme previste dal DL Enti Locali. Il supporto fisico dovrà essere realizzato con le tecniche tipiche della produzione di carte valori, integrato con un microprocessore per la memorizzazione delle informazioni necessarie per la verifica dell'identità del titolare, inclusi gli elementi biometrici, nonché per l'autenticazione in rete. 
Il decreto è stato sottoscritto il 23 dicembre 2015. Dopo tanti stop and go sono state quindi messe a punto le procedure per l'implementazione definitiva di un'operazione che era stata ideata nel 1997, aveva registrato varie sperimentazioni e anche il rilascio di alcune carte d'identità elettroniche. Ma il progetto non è decollato e così si è pensato a un documento digitale unico, con l'incorporazione della tessera sanitaria. Poi, però, anche questo si è fermato e il Governo Renzi ha deciso di ripartire con una nuova Carta, stanziando nel dl Enti locali della scorsa estate anche delle risorse ad hoc. 


Per richiedere la nuova carta d’identità elettronica sarà sufficiente recarsi all’Ufficio Anagrafe del proprio Comune o presso il Consolato di riferimento, se si vive all’estero. La carta verrà consegnata in massimo 6 giorni lavorativi. Verranno raccolti tutti i dati necessari esibendo il proprio documento di riconoscimento. Non sarà più necessario portare la propria fototessera, in quanto la foto verrà fatta in quello stesso momento tramite un’apposita applicazione. Il Comune o il Consolato rilasceranno un numero di pratica e la prima parte dei codici PIN e PUK della propria carta d’identità elettronica. Ancora dubbi sul costo effettivo della carta, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 15 euro. Ecco l’elenco dei Comuni dove richiedere la carta d’identità elettronica. Entro il 2018 è prevista l’estensione a tutta Italia. A proposito della vicenda tra la schieramento oplitico Apple contro la giustizia frammentata dell' FBI, per onor del vero raccogliamo quanto affermato dal mitico John McAfee: "la richiesta dell'FBI nei confronti di Apple mina le fondamenta stessa della nostra società.
L'agenzia inoltre potrebbe fare da sola, se avesse la lungimiranza di assumere e pagare le persone giuste." Per risolvere la querelle McAfee si propone alla giustizia come collaboratore gratuito, e afferma di poter fare il lavoro in tre settimane. "Mi mangerò una scarpa nel corso del Neil Cavuto Show se non saremo capaci di riuscire a decifrare il telefono della strage si San Bernardino” ha affermato il geniale informatico. Fosse vero le nostre impronte digitali potrebbero finire in mano a qualsiasi "smanettone" con poca fatica, visto che il livello informatico medio italiano non è quello delle grandi società di software USA.
Per fortuna nostra,  però, visto il quadro normativo ed i risultati ottenuti con la prima versione della carta d’identità elettronica si rimane piuttosto sorpresi nel vedere questo nuovo Decreto Ministeriale rilanciare un documento che non vede molte possibilità di successo in considerazione anche della quasi totale inesistenza, all’attualità, di servizi on line da parte degli enti locali.

domenica 21 febbraio 2016

Come pescare soldi nella rete




Appena 1,76 milioni di euro, contro un miliardo di valore del mercato nel mondo. Le piattaforme sono 15, 22 i progetti promossi, ma solo 6 chiusi con successo. Questi sono i numeri italiani del crowdfunding(dall'inglese crowd, folla e funding, finanziamento) o finanziamento collettivo in italiano, dove un gruppo di persone utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. È una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Al mondo esistono 4 tipi di Crowdfunding, il più diffuso è il reward-based che si basa su un investimento in soldi a fronte di una ricompensa per chi investe, come ad esempio finanziarie e sostenere un cantante emergente o un gelataio artigianale a produrre la sua opera prima e ricevere in cambio nel primo caso un biglietto in prima fila al suo primo concerto o una fornitura di gelati gratis per 1 mese. E forse non tutti sanno colui che ha portato alla notorietà il crowdfunding oltreoceano è Barack Obama, pagando parte della sua campagna elettorale per la presidenza con i soldi donati dai suoi elettori. Il donation-based è un modello di crowdfunding che si basa invece su una vera e propria donazione in denaro per sostenere la nascita un’attività o anche di un progetto mentre il “social lending” e “peer to peer lending”, sono modelli che si basano su un prestito da parte di soggetti privati, che vengono ricompensati attraverso il pagamento degli interessi sul prestito.
L'Italia è stato il primo paese al mondo a dotarsi di una regolamentazione normativa crowdfunding. Con il Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 (convertito con la legge di conversione17 dicembre 2012, n. 221) recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” (noto anche come “Decreto crescita bis”) agli artt. 25-32. In sintesi il Decreto crescita bis ha disciplinato la «start-up innovativa», introdotto nel Testo Unico della Finanza l'art.50 quinquies «gestione di portali per la raccolta di capitale per le start-up innovative» e l'art.100 ter «offerte attraverso portali per la raccolta di capitali», delegando a Consob la disciplina applicabile alla gestione dei portali ed alle offerte per la raccolta di capitale.  Molti ritengono che il crowdfunding moderno sia una rielaborazione di pratiche storiche risalenti al Settecento e all'Ottocento. Alla fine dell'ottocento la rivita
The World, di proprietà di Joseph Pulitzer, lanciò una raccolta di fondi dal basso per finanziare il piedistallo e l'installazione della Statua della Libertà, dopo che il Comitato preposto era riuscito a raccogliere solo 150.000 dei 300.000 dollari necessari. In cinque mesi raccolse 100mila dollari ed il world ringraziò tutti i 25mila donatori pubblicando i loro nomi.  Questa è l’idea alla base del finanziamento collettivo. La cosa divertente è che chiunque può accedere alla raccolta fondi digitale, per finanziare ogni genere di progetti e senza passare per banche o istituti di credito. Nella maggior parte dei casi il luogo virtuale in cui avviene la raccolta sono piattaforme digitali, grandi siti web che raggruppano centinaia e migliaia di proposte a seconda della tematica. Gli utenti possono leggere in cosa consiste l’idea e decidere di versare una quota e partecipare alla sua realizzazione. Esistono, però, anche campagne “fai da te”, cioè lanciate da un singolo utente o da un gruppo. Il principio guida è quello di fissare una cifra da raccogliere e un tempo limite per farlo. Di norma le piattaforme più diffuse come Kickstarter si comportano secondo la filosofia del tutto –o-niente: in caso di mancato obiettivo a chi si è offerto di mettere i soldi non viene addebitato nulla. Altre piattaforme, invece, accettano anche un finanziamento parziale, che versano al propositore che può decidere se restituirli o farseli bastare. Chi sovvenziona, generalmente riceve in regalo un gadget (dalla maglietta, alla spilla, etc.) in ogni caso per il servizio le piattaforme di crowdfunding trattengono per il loro servizio una percentuale che si aggira intorno al 5%. Il caso Ecco alcuni dei progetti più famosi, tra storie di successo e incredibili flop. 
Coolest Cooler è il progetto che ad oggi ha ricevuto più finanziamenti nella storia della piattaforma di crowdfunding Kickstarter. In Italia, la campagna di crowdfunding che ha raccolto più adesioni è stata quella per la ricostruzione della Città della Scienza, il polo scientifico di Napoli distrutto da un incendio doloso a marzo 2013, che ha raccolto oltre un milione di euro. 
All'opposto, invece, nel giro di appena dieci mesi, il drone Zano è passato da maggior successo a maggior fallimento del crowdfunding in Europa: dalla raccolta di 2,9 milioni di euro alla bancarotta: una piccola azienda gallese chiamata Torquing ha stabilito il record europeo di raccolta fondi su Kickstarter: dodicimila persone hanno pagato 2,3 milioni di sterline (2,9 milioni di euro, al cambio dell’epoca) per finanziare la produzione di un nuovo modello di drone, molto piccolo, dotato di videocamera e pilotabile via smartphone, chiamato Zano . Dieci mesi dopo, a metà novembre, la Torquing ha dichiarato fallimento: gli Zano non hanno mai preso il volo e i soldi non sono stati restituiti agli investitori. Ad onor del vero bisogna sottolineare che il alcune situazioni viene in aiuto anche dei più deboli. Karen Klein, 68enne autista di un pulmino scolastico nella città di Greece, vicino a New York era stata molestata e insultata verbalmente dai giovani passeggeri del mezzo. Il video delle molestie era stata pubblicato online nel luglio 2012, suscitando scalpore e indignazione in Rete. 
È partita allora una raccolta fondi sulla piattaforma statunitense Indiegogo per offrire all’anziana guidatrice una meritata vacanza. Ma la cosa è sfuggita un po’ di mano agli organizzatori, tanto che invece dei 5mila dollari previsti, ne sono stati messi insieme più di 700mila. La signora tuttavia non si è dimostrata avida: ha usato quei soldi non solo per farsi la vacanza dei sogni, ma anche per lanciare una fondazione contro il bullismo. Quanto detto finora dimostra come questo strumento potrebbe realmente rappresentare un’importante ed innovativa opportunità per giovani sconosciuti di realizzare i loro progetti, per garantire loro una maggiore autonomia e indipendenza dai colossi dell’industria meglio sarebbe trovare anche una soluzione fiscale che garantisca eguaglianza e pari trattamento tra le categorie.
L’articolo 793 del codice civile prevede infatti che la donazione possa essere gravata da un onere, “entro i limiti del valore della cosa donata”che il donatario è obbligato ad adempiere. L’onere non deve essere però “tale da snaturare” la donazione stessa e non deve essere considerato come un corrispettivo dell’attribuzione. Il fatto che un utente effettui una donazione per ottenere in cambio una ricompensa come ad esempio un album, una scultura o un ingresso a una performance teatrale assomiglia infatti, più che ad una donazione modale, ad un’azione a prestazioni corrispettive come la compravendita, ma che nei fatti non prevede alcun obbligo fiscale da parte di chi riceve la somma di denaro. Non esisterebbe alcuna differenza, per esempio, tra il musicista che spende il proprio denaro per produrre il proprio album, e che poi vendendolo al pubblico ha l’obbligo di pagare le tasse sui ricavi ottenuti dalle vendite ed il musicista che “regala” il proprio album a coloro che hanno pagato per finanziarlo, che però non deve pagare alcun tipo di tassa sulla somma ricevuta, in quanto donazione.

domenica 14 febbraio 2016

Lips consulting: Il primo bacio non si scorda mai

Tra i dati scientifici molto interessanti che ci stanno sbalordendo in questi giorni, senza nulla togliere all'importanza della prova sulle onde gravitazionali, colpisce molto anche un'altra ricerca di John Bohannon della Butler University che ha intervistato 500 persone su quali fossero i loro ricordi più importanti, inclusi il primo bacio e la prima volta. 
Risultato di questa ricerca su qual è il ricordo più intenso e preciso della maggior parte delle persone, è sbalorditivo perchè è il primo bacio.
Il primo bacio è un momento davvero indimenticabile. Sarebbe meglio allargare la ricerca perchè se 500 persone non sono un campione trascurabile, specie se ben calibrato, avere conferma da molti altri darebbe maggiore attendibilità a questa ricerca sui ricordi umani.
Su queste materie ci viene ricordato che secondo uno studio condotto negli anni '80, baciare la propria moglie/campagna/partner prima di uscire di casa può salvare la vita. Chi compie questo gesto, infatti, vive di più, fa meno incidenti stradali ma purtroppo guadagna meno soldi di colori che non lo fanno. Un bacio ti allunga la vita e ti svuota le tasche.
Secondo altre ricerche quando baci qualcuno, il battito del tuo cuore accelera e il respiro si fa profondo e irregolare. La scienza non assicura che sia amore, quello che è certo è che si tratta di una banale reazione chimica. Con un bacio vengono rilasciati gli stessi neurotrasmettitori di quando si è molto concentrati, o di quando si è sotto l'effetto di sostanze stimolanti. Da qui l'accelerazione del battito. Effetto è sicuramente piacevole, la spiegazione brutale e se non fosse amore è chimica.
E' provato che un bacio mette in moto 146 muscoli: 34 del viso e 12 posturali: baciarsi per un minuto fa bruciare ben 26 calorie. Allora se sei fanatico del fitness e ti piace tenerti in forma, inizia il tuo workout con un bacio. Anzi meglio se invece di sollevare pesi o sudare pedalando, continui la tua sessione baciando la tua trainer con impegno ed attenzione. Se non ti applichi bene il consumo calorico è ridotto. Bisogna baciarsi molto più spesso per avere un fisico perfetto. In sintesi più baci, più sei in forma.
Infine è garantito un benefico effetto psicologico, perchè baciare qualcuno abbassa progressivamente i livelli di stress, facendoti sentire al sicuro. Il bacio è un perfetto antistress, quindi niente di meglio che un bacio per rilassarsi. Su questo punto vogliamo spendere una parola sentimentale aggiuntiva, non sappiamo se per rilassarsi bene sia sufficiente baciare chiunque, in questo caso siamo invece sicuri che rilassa baciare qualcuno che apprezzi o ami. Baciate di più, baciate molto, baciate attentamente e fatelo con chi amate, è ottimo per tutto ed è tempo speso più che bene.









sabato 6 febbraio 2016

Psiconsulenza: Il tonico per ogni cervello



E' provato, da uno studio scientifico francese, che leggere coinvolge due sistemi cerebrali, a prescindere dalla cultura a cui si appartiene, sia che si leggano parole scritte in alfabeto latino o con gli ideogrammi tipici del cinese o del giapponese, nessuna differenza.
È indiscutibile che leggere “faccia bene” ma ora è certo che la lettura è un vero e proprio “tonico” per il sistema nervoso. E' importante sottolineare che leggere buoni romanzi è un potente stimolo per il cervello poiché attiva molte reti di neuroni, diverse a seconda del contenuto emotivo e spaziale evocato dal contenuto del testo.
Questo secondo elemento emerge da uno studio realizzato da ricercatori americani e canadesi, che hanno sottoposto alla Risonanza Magnetica Funzionale, tecnica che permette di vedere quali aree del cervello si attivano svolgendo un certo compito, alcuni volontari mentre leggevano brani tratti da romanzi, biografie o riviste.
Il cervello ci fa vivere realmente quel che leggiamo.
La lettura sembra attivare la rete di neuroni che genera quel pensiero “ondivago” tipico della mente a riposo. E’ interessante come a seconda di ciò che si legge, si attivano solo alcuni circuiti della rete, ad esempio brani che descrivono persone e pensieri attivano la corteccia cerebrale prefrontale mediale, nella zona anteriore del cervello; brani a contenuto più fisico attivano i lobi temporali mediali e il giro temporale mediale anteriore. Il nostro cervello si attiva grazie agli input provenienti dalla lettura e ci porta ad immedesimarci in quello che leggiamo come se lo stessimo realmente vivendo. Se tutto questo non bastasse si scopre che leggendo si verifica nel tempo un vero e proprio incremento delle abilità di comprensione delle relazioni sociali, della capacità di intuizione dei sentimenti dei pensieri e delle reazioni propri ed altrui, quindi in generale dell’empatia.

Diverse e convegenti ricerche ci dimostrano che la padronanza del linguaggio scritto non è un'abilità innata ma dipende dalla capacità, mediata dall'educazione, di apprendere regole che collegano codici scritti, suoni e significati delle parole. A livello neuronale, imparare queste regole comporta alcuni cambiamenti strutturali e funzionali, soprattutto nell'area della corteccia visiva ma anche in altre regioni del cervello. 
La nostra capacità di risposta efficiente viene tarata su una specifica modalità di scrittura. Che i circuiti attivati dalla lettura di un sistema di scrittura squisitamente fonologico (come quello dell'alfabeto latino) e da uno ideografico (più legato a un elemento pittografico) fossero gli stessi non era scontato ma una volta chiarito, non ci resta che raccomandare a tutti: trovate qualcosa che vi piace e leggete ma leggete davvero e non limitatevi a guardare le solite frasi pompose sui post, sono carine, sono utili, ma sono solo i libri che fanno bene.