mercoledì 16 dicembre 2015

Come riconoscere i francobolli di valore

Le grandi rarità filateliche attraggono il grande pubblico per l’elevato valore commerciale che le accompagna. In realtà non è possibile stabilire quale sia il francobollo più costoso del mondo in quanto questa caratteristica è riservata a pochi esemplari rarissimi che richiedono non una valutazione annuale come succede per i valori normalmente presenti in un catalogo, ma una valutazione in base alla quotazione raggiunta dall'asta che ne ha eseguito la transazione o nelle trattative private (quest’ultimo è un dato difficilmente conoscibile). Il più grande collezionista di tutti i tempi è tuttora considerato Filippo De Ferrari meglio noto come "Philippe la Renotière Von Ferrary" Nato nel 1850 aveva trovato nella filatelia la sintesi di tutti i suoi studi e la grande passione della sua vita. Ereditò una immensa fortuna e destinò tre stanze del suo Palazzo Galliera di Parigi ad accogliere la sua grandiosa collezione. La storia commerciale di uno dei francobolli più rari al mondo è in grado di far luce sulle dinamiche delle transazioni d’asta: il "One Cent" magenta della Guyana del 1856.

Di questo francobollo è noto un solo esemplare al mondo (difettoso) e derivante dalla grande collezione De Ferrary. Nella sua penultima comparsa ad un'asta nel 1985 spuntò la cifra di 1.000.000 $ mentre all'ultima asta del 14 giugno 2014 venne aggiudicato per 9.500.000 $ quindi con un incremento di valore di circa 10 volte in 29 anni. Tristemente famosi sono i valori da 2 centesimi azzurro del 1851 emessi dalle Hawaii e di cui solo tre esemplari sono perfettamente conservati: uno nuovo e due usati; ogni esemplare venne stampato su carta sottilissima con la scritta “Hawaiian postage” su due righe. Nel giugno del 1882 il collezionista Gaston Leroux fu trovato assassinato nel suo appartamento parigino e la polizia fu in grado di stabilire che il movente era proprio il furto di un valore da 2 centesimi del 1851. Dopo qualche mese un poliziotto rintracciò l’esemplare rubato da un vecchio amico di Leroux, anche lui collezionista, che confessò di aver ucciso Leroux in quanto si era rifiutato di vendergli l’esemplare consentendo il completamento della sua collezione.


A= vignetta
B= dentellatra
C= margine
D= valore facciale o nominale
E= ente che ha curato la stampa
F= millesimo
G= nazionalità
H= nome del bozzettista e/o incisore
I= gomatura (sul retro)
Tutti i francobolli possono essere collezionati: ogni singolo francobollo è un vero e proprio frammento di storia unica ed irripetibile indipendentemente dallo stato di conservazione. Va però fatto notare che in filatelia (commercio, scambio, esposizioni) i francobolli difettosi o in pessimo stato di conservazione non hanno praticamente valore ad eccezione dei francobolli frazionati per l'uso postale e delle grandi rarità che una bassa percentuale di valore (5 - 10%) la conservano ugualmente. La prima distinzione va fatta tra “francobolli nuovi” e “francobolli usati”. Per francobolli nuovi si intendono quelli che non hanno assolto il loro compito di pagamento verso un servizio postale e dunque presentano al verso la loro gomma originale e nessuna traccia di bollatura postale sulla vignetta. Tra i francobolli nuovi occorre distinguere quelli la cui gomma presenta traccia di una precedente linguella e quelli mai linguellati. In base alla presenza della linguella si hanno varie categorie che ne contraddistinguono la qualità, e vengono descritte con le seguenti sigle internazionali: MNH (gomma integra, mai linguellata); MVLH (gomma con traccia di linguella quasi impercettibile); MLH (gomma con leggera traccia di linguella); MH (gomma con resti di linguella o carta). 
Per francobolli usati si intendono quelli che presentano al recto un timbro postale e la totale o parziale assenza della gomma. Nel gergo filatelico ci si riferisce ai francobolli usati come "passati per posta". Se l'annullo non presenta la data leggibile o è particolarmente deturpante si determina un variazione di quotazione solitamente in negativo ma alcuni annulli che testimoniano particolari eventi storici possono determinare una variazione di quotazione in positivo. In linea di principio il fattore che determina la quotazione ed il relativo prezzo di un francobollo è rappresentato dalla rarità. La rarità può dipendere da numerosi fattori: la durata del corso postale, la tiratura di emissione, la distruzione voluta o meno, dalla data di timbratura. Accertata la rarità, il parametro fondamentale per determinare il valore di un francobollo è la qualità. Per determinare la qualità occorre esaminare vari aspetti del francobollo:


  • I dentelli devono essere tutti presenti e di lunghezza omogenea ad eccezione di quei francobolli emessi senza dentellatura che devono presentare una buona marginatura.
  • La centratura della vignetta deve presentare una eguale porzione di margine tra i quattro lati della vignetta e la dentellatura. Nei francobolli privi emessi senza dentellatura deve esserci una buona marginatura ossia dello spazio privo di stampa intorno alla vignetta.
  • La carta non assottigliata e senza tracce di abrasione.
  • Il colore ben marcato e senza tracce di scoloritura.
  • La gomma deve essere integra e priva di ingiallimenti dovuti ad ossidazioni o attacchi fungini di "ruggine". Preferibilmente non deve contenere microgranuli derivanti dalla lavorazione ma presentare un aspetto omogeneo.
  • Se il francobollo è usato, l'annullo deve avere la data leggibile e non deve essere deturpante.
  • La vignetta spesso evidenzia piccoli particolari che differenziano il francobollo dal resto della tiratura (ad esempio le varietà di riporto o delle tavole di stampa).


Un'attenzione maggiore e particolare va prestata per valutare la differenza dei francobolli stampati da due diverse stamperie, come accadeva in passato prima dell'affermarsi delle tipografie di stato; in questo caso a volte i nomi delle ditte sono stampati in piccolo sotto la vignetta. Attualmente, in Italia i francobolli vengono stampati dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, fondato nel 1928. Altre tipografie note sono la austriaca Österreichische Staatsdruckerei, attiva dal 1850 anche per altri paesi e la inglese privata Thomas DeLaRue, attualmente una delle più grandi in assoluto al mondo nel settore delle stampe di sicurezza.

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